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Donna morta suicida. Infermiera a processo per errata assegnazione codice verde

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 21/04/2018 vai ai commenti

Attualità

La donna, una cinquantenne si era presentata al Pronto Soccorso del Maria Vittoria di Torino, con ferite ai polsi da armi da taglio: il codice verde, attribuito erroneamente, è costato un’imputazione per omicidio colposo ad un’infermiera del triage.

 

La vicenda

La donna, seguita da un centro di igiene mentale da circa un mese, soffriva di una forte depressione, anche perché aveva subito una catena di lutti ravvicinati: prima un fratello, poi una carissima amica e poi un altro fratello morto in un infortunio sul lavoro. Il 6 ottobre 2015, aveva provato a uccidersi con un coltello. I familiari erano riusciti a chiamare l’ambulanza che era arrivata a prenderla senza un medico a bordo portandola al Maria Vittoria dove le era stato detto di aspettare. Il marito non l’aveva seguita perché, aveva spiegato, non voleva crearle ulteriore agitazione.

All’infermiera del triage, la donna si era presentata con delle ferite da armi da taglio ai polsi e, da questa le era stato assegnato un codice verde, nonostante sapesse che la donna era in terapia psichiatrica e voleva suicidarsi, e che si era da poco ferita con un coltello proprio per togliersi la vita.

Il codice verde e la lunga attesa spinse la donna ad allontanarsi, era così riuscita ad andarsene e a gettarsi dalla tromba delle scale del palazzo davanti a quello dove abitava.

A distanza di tre anni, si apre in questo giorni il processo all’infermiera per omicidio colposo: non avrebbe assegnato la giusta priorità alla paziente, che allontanatasi, si era tolta la vita.

 

 

Da La Repubblica