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L’infermiere, una figura centrale nella organizzazione del PTDA chirurgico. I dati dell'indagine Lazio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/06/2018

Attualità

I PDTA- Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, vengono utilizzati per migliorare la qualità ed efficienza delle cure, ridurre la variabilità delle cure appropriate al maggior numero di pazienti.

 

I percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) sono interventi complessi basati sulle migliori evidenze scientifiche e caratterizzati dall’organizzazione del processo di assistenza per gruppi specifici di pazienti, attraverso il coordinamento e l’attuazione di attività consequenziali standardizzate da parte di un team multidisciplinare”.

 

Se ne è parlato al Convegno organizzato dall’Acoi Lazio “Pdta in chirurgia: dal metodo all’implementazione”, durante il quale sono stati presentati i dati di una indagine ealizzata tra circa 150 chirurghi e pazienti rappresentativi delle maggiori strutture ospedaliere del Lazio:

 

  • il l 67% tra chirurghi e infermieri sa molto bene cosa sono i Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta)

  • il 33% ne ha solo sentito parlare

  • il 60% di loro sono stati anche coinvolti in gruppi di lavoro per implementare i Pdta.

Soprattutto, i chirurghi sono convinti che i Pdta siano utili per aumentare la qualità delle cure, ridurre la variabilità dei trattamenti e aumentare il grado di appropriatezza.

Le maggiori criticità nel realizzare un PDTA

  • per il 60% lo scoglio più difficile da superare è dover lavorare in team.

  • Per il restante 40% invece, sono d’intralcio la burocrazia e la ricerca delle fonti.

  • I Pdta li conoscono bene il 72% dei cittadini

  • il 14% ignora completamente cosa siano e gli altri li hanno solo sentiti nominare. Ma la maggioranza di chi è più che informato, li considera uno strumento utile per dare uniformità alle cure.

 

A rendere lo strumento del Pdta realmente efficace è la partecipazione multidisciplinare di tutte le professioni, occorre, inoltre che i Pdta vengano misurati e valutati in termini di risultati di salute e di outcome misurabili.

 

Una figura centrale nell’organizzazione dei Pdta è quella degli infermieri.

I Pdta sono strategici se realmente orientati al paziente ha detto Maria Ausilia Pulimeno, Presidente Fnopi Ordine di Romae sicuramente sono strumenti necessari per evitare inappropriatezze e sprechi, ma serve una rigorosità del percorso e un reale coinvolgimento di tutte le professionalità. Gli strumenti tecnici li abbiamo tutti, e laddove funzionano i risultati sono stati raggiunti. Noi stiamo ad esempio insistendo sulla figura dell’infermiere di famiglia, un’esperienza realizzata in Friuli Venezia Giulia che ha portato ad una maggiore efficacia dell’assistenza. Una dimostrazione di come la professione infermieristica, sempre più formata, può svolgere un ruolo centrale nell’organizzazione della presa in carico dei pazienti. Ruolo che si propone anche nei Pdta chirurgici, dove è strategica la figura dell’infermiere competente per definire il percorso anche in funzione della patologia”.

 

 

da Quotidiano Sanità

 ph credit: dal web