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NurSind Bologna. Dalla riflessione alle Soluzioni reali per evitare lo smantellamento della sanità

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La Redazione
Pubblicato il: 24/07/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaEmilia Romagna

Nei luoghi di lavoro e in particolare in quelli come  un policlinico, la solidarietà tra i lavoratori è il bene comune più prezioso da salvaguardare in tutti i modi. Il decennio trascorso senza un contratto collettivo di lavoro e che ha avuto come risarcimento del danno subito  un contratto  beffa che mortifica per le misere risorse economiche assegnate ai lavoratori e per la parte normativa proposta  che intralcia la crescita professionale, tutto ciò scuote il tessuto di sostegno dei luoghi di cura. Il Nursind ha lottato perché ciò non avvenisse organizzando giornate di sciopero e infine ha rifiutato di sottoscrivere un contratto penalizzante e mortificante la dignità dei lavoratori.

E qui al Policlinico Sant’Orsola questo impegno è stato riconosciuto ricevendo il Nursind il consenso necessario per eleggere quattro infermieri nella nuova RSU. Nel Policlinico da alcuni mesi è in corso un processo di smantellamento di posizioni funzionali assegnate al personale infermieristico  che viene giustificato da un accordo aziendale del 2017 relativo alla finalizzazione delle risorse dei fondi contrattuali.

Sbrigativamente con gli strumenti apparentemente neutri e retorici che si richiamano all’efficienza e alla razionalizzazione delle risorse si disarticola un processo di crescita della professione degli infermieri in termini di competenze specialistiche ed esperte che avevano trovato accoglienza in un accordo integrativo aziendale del 2007. Sembra che ci sia  una sinergia tra il papocchio economico normativo del, ahinoi, cosiddetto nuovo contratto, e quanto contenuto nel su richiamato accordo. Crediamo che portare avanti decisioni politiche che mortificano l’assistenza infermieristica sia il modo migliore e dannoso di mettere a rischio la sicurezza e la qualità delle cure in un policlinico ospedaliero – universitario. Se poi si ricorda l’annuncio pubblico di pochi giorni fa che riguarda il futuro della sanità della città  metropolitana di Bologna da realizzare mediante un impegno comune di Azienda Ospedaliera, Azienda AUSL, Regione e Università, ci si chiede in che modo ciò possa accadere se nel concreto impegno attuale della direzione aziendale si mortifica la crescita delle competenze specialistiche della professione infermieristica. Il progetto di un ridisegno innovativo della complessiva offerta dei servizi per la salute non può prescindere dal contributo culturale e tecnico della componente professionale degli infermieri. Allora, non solo bisogna ripristinare quanto finora è stato tolto ai diversi professionisti in maniera disinvolta  dalla direzione delle Professioni Sanitarie su mandato della direzione aziendale, ma si deve procedere tempestivamente a coinvolgere gli infermieri e le loro rappresentanze sindacali in progetti di sviluppo delle competenze necessarie per soddisfare una domanda di salute sempre più complessa ed esigente.  Il Nursind aziendale del Policlinico si appella a tutti gli infermieri perché presidiino le conquiste sviluppate e praticate e si attivino a chiedere risorse necessarie per arricchire la cultura della salute del Policlinico che non può non essere animata dall’impegno dei professionisti infermieri