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GB. Fine Vita. Sentenza storica. Stop all’autorizzazione della Court of Protection. L’Eutanasia in Europa

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 31/07/2018 vai ai commenti

Estero

In Inghilterra, staccare la spina ai pazienti in stato vegetativo sarà più facile.

Lo ha stabilito la Corte Suprema Britannica con una Sentenza storica: non sarà più necessario chiedere l’autorizzazione legale per sospendere l’alimentazione artificiale ai pazienti, ma basterà l’accordo tra medici e familiari.

Sarà quindi possibile bypassare quella che fino ad adesso è stata la procedura per poter decidere dei pazienti in stato vegetativo, ovvero sottoporre ogni singolo caso alla Court Of Protection per l’autorizzazione al distacco di tutti i dispositivi che mantengono in vita i pazienti in condizioni irreversibili.

Ma andiamo per ordine definendo il concetto di Eutanasia e facendo una panoramica della situazione Europea.

 

Distinguiamo:

- l'eutanasia attiva diretta, decesso provocato tramite la somministrazione di farmaci che inducono la morte

 

- l'eutanasia indiretta, quando i mezzi per alleviare la sofferenza hanno come effetto secondario la riduzione dei tempi di vita

 

- l'eutanasia passiva, provocata dall'interruzione o omissione dei trattamenti necessari alla sopravvivenza

 

è detta ancora volontaria se è il soggetto, che capace di intendere e volere esplicita la richiesta, ed è detta Involontaria se è un terzo designato ad esprimere tale volontà.

 

L’Eutanasia in Italia

è vietata dalla Legge, equiparandola all'omicidio volontario o all'omicidio del conseziente, reato che prevede da 6 a 15 anni di reclusione.

 

Con la Legge 219/2017 sul Testamento Biologici, sono state istituite le DAT, Disposizioni anticipate di trattamento, che sono definite come:

l'atto in cui ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Il dichiarante può anche indicare una persona di fiducia - fiduciario - che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie.

Il fiduciario deve essere maggiorenne e capace di intendere e di volere: la sua accettazione della nomina avviene con la sottoscrizione delle Dat oppure con atto successivo che viene allegato a queste ultime.

 

 

 

Il medico è tenuto al rispetto delle Dat, le quali possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico stesso, in accordo con il fiduciario, qualora esse appaiano palesemente incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente ovvero sussistano terapie non prevedibili all’atto della sottoscrizione, capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita. In caso di contrasto tra fiduciario e medico è previsto l'intervento del giudice tutelare.

 

L’eutanasia in Europa

 

  • Illegale: Irlanda

  • Illegale con la possibilità di rifiutare alcuni trattamenti: Norvegia, Svezia, Gran Bretagna, Ungheria, Spagna, Portogallo, Italia

  • Legale in relazione al caso specifico: Germania, Svizzera, Austria

  • Parzialmente ammessa eutanasia passiva: Francia

  • Ammessa eutanasia passiva: Finlandia

  • Legale: Belgio, Olanda

 

 

La Sentenza, storica per l’Inghilterra, stabilisce che:

Non si incorre in nessuna violazione della Convenzione per i diritti umani, nello staccare la spina, qualora le condizioni del paziente appaiano irreversibili dal punto di vista medico e non si siano prospettive di una ripresa di coscienza.

 

La vicenda

La sentenza è stata emessa in relazione al caso di 52enne entrato in stato vegetativo dopo un attacco di cuore. La famiglia, visti i tempi di autorizzazione per interrompere i trattamenti che lo tenevano in vita, si è rivolta alla giustizia britannica.

 

La Corte Suprema ha emesso il verdetto quanto l’uomo era già deceduto, ma questo passaggio storico potrebbe cambiare le sorti di tutti i pazienti che si trovano in condizioni irreversibili: ogni anno 1.500 nuovi casi in Galles ed in Inghilterra.

 

da Il Messaggero