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«Aveva bevuto troppa acqua, era morto». Infermiere riporta in vita bimbo di 5 anni

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 02/08/2018 vai ai commenti

AttualitàNurSind dal territorioToscana

Vecchiano(Pisa). Postazione Oasi Zero- Marco Polo, siamo al bagno subito dopo l’ingresso dell’Arenile.

Sono le 15, un pomeriggio afoso d’estate come tanti dove, nulla poteva fare presagire la tragedia che gli operatori ed i turisti avrebbero vissuto di lì a poco.

C’è un corpicino in mare, quasi a riva, è riverso a testa in giù, immerso in acqua, non dà segni di vita.

A recuperarlo ed a dare l’allarme è una turista della Repubblica Ceca.

Il corpo esanime è quello di un bambino di cinque anni e poco più, stava facendo il bagno a pochi metri dalla battigia, poi è caduto, non riuscendo più a rialzarsi.

E’ figlio di una coppia di bengalesi che abitano in centro a Pisa. Sono lì sulla riva, un pianto a dirotto e disperato.

Ben presto si forma un capannello di gente.

In postazione c’è Riccardo Berchielli, 47 anni, infermiere all’Usl di Pisa, si precipita verso il piccolo e, con l’amico e vigile del fuoco Massimo Giuliani, comincia la rianimazione cardio-polmonare.

«Era un annegamento molto serio - conferma Berchielli - perché il piccolo aveva bevuto tantissima acqua: i polmoni erano pieni, lui non dava segni di vita. Pensavamo che fosse morto, che non ci fosse più nulla da fare».Poi succede qualcosa. Dopo un po' di manovre, grazie anche all'aiuto del medico pisano Alessandro Di Sotto, il bimbo inizia a sputare acqua. È vivo. Piange. «All'improvviso - continua l'infermiere che lavora all'Usl di Pisa - è tornato a respirare. Io avevo i lucciconi, la ragazza (Lisa) che lo stava ventilando idem. Ho visto diversi bagnanti in lacrime. Avevano perso le speranze di rivedere vivo quel bambino».

L'arrivo in spiaggia del pick-up della Pubblica assistenza di Migliarino è stato immediato, il piccolo è stato trasferito su un'ambulanza, a sua volta partita per un vicino campo incolto dove è atterrato il Pegaso. L'elicottero della Regione - da cui si erano calati con un verricello un medico e un infermiere - è partito per il Meyer di Firenze, dove il bimbo è ricoverato in condizioni non gravi.

 

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