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Contratto. Elemento perequativo. Cos’è e come influirà sulla pensione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/09/2018 vai ai commenti

Contratto Nazionale

L’ art. 78 del contratto del Comparto Sanità 2016/2018 prevede un elemento economico definito “ elemento perequativo ”.

Si tratta di un provvedimento una tantum, erogabile solo per il periodo marzo-dicembre 2018, dopo di che non sarà più corrisposto. Quindi l ‘incremento reale di questo rinnovo contrattuale non è la somma tra l’incremento retributivo e l’elemento perequativo.

Quest’ultimo è corrisposto con cadenza mensile.

Per i lavoratori in part-time, l’importo è riproporzionato in relazione al loro ridotto orario contrattuale. Detto importo è analogamente riproporzionato in tutti i casi di interruzione o sospensione della prestazione lavorativa che comportino la corresponsione dello stipendio tabellare in misura ridotta.

 

Elemento perequativo e Pensione

L’elemento perequativo non è utile ai fini previdenziali, dell’indennità di anzianità, del trattamento di fine rapporto, dell’indennità sostitutiva del preavviso, nonché dell’indennità in caso di decesso.

La nota dell’Inps n.3224 del 30 agosto, ha diffuso chiarimenti sull’assoggettabilità contributiva ai fini pensionistici e dei trattamenti di fine servizio di questo elemento stipendiale.

Stante la sua natura temporanea (come detto è erogato solo fino a dicembre 2018), l’elemento perequativo non potrà formare oggetto di valutazione ai fini della quota A di pensione, né della base maggiorabile 18% cui hanno diritto gli iscritti alla Cassa-Stato. Invece, poiché è imponibile dal punto di vista contributivo, è valutabile ai fini della determinazione della retribuzione media pensionabile per il calcolo della quota B di pensione, nonché per l’accumulo del montante contributivo utile per la definizione della quota C sempre della pensione (la quota «contributiva»).

Infine l’Inps precisa che l’emolumento perequativo non può essere considerato utile neppure ai fini della buonuscita, ossia né del trattamento di fine rapporto (Tfr) né del trattamento di fine servizio (Tfs). L’esclusione deriva dal fatto che non è elencato tra le voci utili ai fini della prestazione di fine rapporto lavoro.

 

Da il Sole24ore