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L’infermiere scolastico. La FNOPI sigla un protocollo con la FDG (Federazione diabete giovanile). Ecco cosa prevede

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/09/2018 vai ai commenti

AttualitàComunicati StampaNursing

La scuola è aperta non tanto quando è libero l’accesso, ma solo quando è libera la permanenza senza che l’alunno e la sua famiglia si trovi ad affrontare situazioni che ne rendano gravosa la frequenza; situazioni quali malattie croniche che necessitano assistenza quotidiana, periodica e costante.

Da questo concetto ha origine l’alleanza stretta tra FNOPI e FDG (Federazione Diabete Giovanile), che insieme hanno siglato un protocollo d’intesa per l’assistenza socio-sanitaria degli alunni affetti da Diabete.

In Italia sono 3 milioni i bambini affetti da patologie croniche, oltre 20.000 affetti da diabete di TIPO 1 e molti di questi in età scolare.

Nell'anno scolastico 2012-2013, è stata condotta dall' Istat in collaborazione con il ministero dell'Istruzione un' indagine sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado, statali e non statali con l'obiettivo di rilevare le iniziative intraprese dalla scuola per la somministrazione di farmaci ad alunni affetti da patologie croniche.

Dall' indagine alla quale ha aderito l' 82% delle scuole emergono dati preoccupanti: la somministrazione dei farmaci avviene da parte dei genitori per il 13,87%, dal personale scolastico per il 54,27%, dalle AASSLL per il 5,80%, da altro personale per l' 1,98%, da nessuno per lo 0,61%, non è stato censito il 24%.

Nel 90,22% degli istituti scolastici non è presente un protocollo per la somministrazione dei farmaci.

Secondo FDG e FNOPI quindi è il momento di un adeguamento normativo e il documento propone un primo quadro nazionale di interventi diretti al pieno riconoscimento del diritto all'assistenza sanitaria in ambito scolastico per i minori con diabete TIPO 1.

È necessario garantire a tutti ai bambini e adolescenti che risultino affetti da patologie croniche, e non in grado di gestirle autonomamente nell'ambiente scolastico, il diritto ad usufruire dell'assistenza socio-sanitaria di cui necessitano durante l'orario di lezione, godendo di un servizio assimilabile all'assistenza domiciliare.

 

Cosa prevede il Protocollo

Il documento dovrà costituire la cornice per un riassetto della normativa nazionale soprattutto riguardo alle competenze delle Regioni in ordine al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

 

  • assicurare in ambiente scolastico l'assistenza socio-sanitaria necessaria ai soggetti affetti da patologie croniche, con particolare riferimento al diabete di tipo I, che necessitino di cure quotidiane continue quali la somministrazione di insulina, periodiche e/o tempestivamente attuate in attesa dell'intervento del personale del 112, non auto-somministrabili dal paziente stesso in ambito scolastico ma piuttosto gestibili con adeguata organizzazione e formazione professionale

  • promuovere l'informazione e la sensibilizzazione con l'adozione di misure volte a sollecitare la conoscenza e la comprensione della situazione di malattia da parte di tutto il personale scolastico e degli studenti verso le patologie croniche.

Ed ancora:

a) allestire locali scolastici idonei all'uso, valutati dalle strutture sanitarie competenti al fine di assicurare la giusta assistenza nel rispetto della dignità e delle necessità del bambino

b) inserire nel calendario delle attività scolastiche eventi formativi specifici a garantire conoscenza e consapevolezza sulla gestione delle patologie croniche adeguandone i contenuti in base alle caratteristiche dei destinatari.

 

L’infermiere

L'infermiere adeguatamente formato, che si prende cura del bambino nel momento della somministrazione dell'insulina a scuola, assume un ruolo educativo di fondamentale importanza nel percorso di crescita che accompagnerà il bambino verso l'autonomia e l'autogestione. L'infermiere rappresenta il punto di riferimento e il collegamento tra le varie istituzioni (scuola, centro di diabetologia, asl, associazioni) e la famiglia.

L'infermiere, preferibilmente pediatrico o generalista con esperienza in ambito pediatrico, garantisce la sua presenza a scuola per il tempo necessario per effettuare la misurazione della glicemia, la somministrazione dell'insulina e l'assunzione del pasto, attivando qualora necessario interventi in regime di urgenza/emergenza.

Per quanto riguarda la somministrazione dell'insulina l'infermiere si attiene al piano terapeutico individuale predisposto dal medico specialista, inserito nella documentazione sanitaria personale, costantemente aggiornata dai genitori per quanto riguarda le variazioni estemporanee.

Inoltre:

L'infermiere mantiene i contatti con il Centro diabetologico di riferimento anche per quanto riguarda aggiornamenti legati alle novità in campo terapeutico/tecnologico (microinfusori, sensori glicemici).

Il Centro diabetologico collabora con i servizi territoriali competenti dell'asl.

L'istituto scolastico garantisce la possibilità di conservare correttamente il glucagone e tutti i dispositivi necessari secondo le modalità indicate dall'asl di riferimento.

 

 

Protocollo diabete a scuola