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Solo l’infermiere in ambulanza, muore quattordicenne. Si riapre la polemica. .La Fnopi ”No alle strumentalizzazioni”

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/10/2018 vai ai commenti

Attualità

Un nuovo tragico fatto di cronaca, la morte di una quattordicenne di Chiavenna (Sondrio), affetta da problemi cardiaci e soccorsa in una fase iniziale da un’ ambulanza senza medico a bordo, riaccende polemica sull’opportunità dell’utilizzo delle ambulanze con a bordo solo personale infermieristico specializzato. Il tragico episodio risale a domenica, ma la notizia si è diffusa soltanto ieri in serata.

I fatti

La giovane turista svizzera affetta da problemi cardiaci, in gita con la famiglia, si è sentita male a pochi passi dall’ospedale della città. Allertato il 118, è subito accorso sul posto un mezzo di soccorso di base della Croce rossa della Valchiavennasca, seguita dopo qualche minuto da un mezzo di soccorso avanzato con a bordo un infermiere specializzato. Constatata la gravità della situazione si è richiesto l’intervento dell’elicottero che in 40 minuti è arrivato da Como, essendo quello di Sondrio impiegato in un’altra uscita. L’intervento del medico sopraggiunto in ambulanza, nonostante gli sforzi nell’eseguire le manovre rianimatorie, è stato vano: la giovane è spirata in volo, mentre il mezzo era diretto verso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Sottoccusa i “40 minuti” necessari all’arrivo dell’elicottero con il medico rianimatore.

Il Sindaco di Chiavenna ha inviato un esposto alla procura della Repubblica.

L’episodio della morte della giovane turista svizzera si va ad inserire all’interno di un infuocato dibattito in corso da tempo sull’opportunità e l’efficacia dell’utilizzo di ambulanze con a bordo solo l’infermiere specializzato.

 

Quello di Chiavenna, infatti, è un episodio che si ricollega alla diatriba ormai in corso tra l’ordine dei medici di Bologna e i suoi iscritti, sospesi per aver realizzato – ormai da anni – un protocollo che consente alle ambulanze di intervenire senza medico a bordo, ma con infermieri formati e specializzati nell’emergenza e che ha portato negli ultimi giorni all’avvio di un procedimento disciplinare da parte dell’Omceo nei confronti dell’assessore regionale alla sanità in quanto medico, per aver approvato con la Giunta una delibera che consente il soccorso avanzato anche senza medici a bordo.

 

 

Immediato, infatti, l’intervento del presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. “Lo abbiamo detto, lo ribadiamo: no ad ambulanze senza medici a bordo. No a una demedicalizzazione del 118, che, secondo gli studi presenti in letteratura, fa drasticamente diminuire le possibilità di sopravvivenza dei pazienti critici che attivano il sistema dell’emergenza”.

Di avviso diverso la Fnopi che invita ad non utilizzare in maniera strumentale l’episodio per sostenere una delle posizioni in campo nella diatriba della gestione dell’urgenza- emergenza.

“Ciò che stupisce- secondo la Fnopi- è che la Fnomceo, famosa per le sue campagne a cui anche la Federazione degli Ordini degli infermieri spesso aderisce, per la promozione dell’immagine positiva del Ssn, sia stata la prima ad utilizzare una sciagura come quella accaduta a Chiavenna per dichiarazioni che sicuramente mettono tensione nella popolazione e gettano sospetto sull’attuale organizzazione dei servizi di emergenza”

Un’ansia mediatica smentita dall’assessore al welfare lombardo, Giulia Gallera con una dichiarazione all’agenzia Ansa: "Il caso è stato esaminato accuratamente da AREU, con l’ascolto delle registrazioni e il monitoraggio dell’operato delle équipe. Abbiamo proceduto con puntuali controlli interni sulle tempistiche e sulla qualità dell’intervento”, ha detto l’assessore. Che ha commentato: "Per quanto riguarda la qualità dell'intervento l'infermiere si è comportato in modo ineccepibile, mettendo in atto tutte le manovre rianimatorie e somministrando i farmaci adeguati sotto il vigile controllo e responsabilità del medico presente nella Sala Operativa di competenza. Le terapie sono le stesse che avrebbe praticato un medico di emergenza esperto”.

Fonte : Fnopi

Ph credit: Web