Liquidazione anticipata TFS/TFR. Raggiunto l’accordo. Ecco come presentare domanda
Ultimi step per l’anticipo del TFR/TFS agli statali. La Corte dei Conti ha infatti messo a punto le regole per permettere ai dipendenti della pubblica amministrazione di richiedere l’anticipo della buonuscita, in attuazione al decreto legge Quota 100 (dl n.4/2019), che ha consentito agli statali di lasciare il lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi.
Restano ancora da stabilire la convezione con l’ABI e l’accordo sul tasso d’interesse.
Cosa prevede il Decreto
L’anticipo del TFR/TFS consente ai dipendenti pubblici di non dover attendere il decorso dei termini fissati per legge che sono:
- 24 mesi dalla data del pensionamento qualora la cessazione fosse avvenuta per via di Quota 1oo
- 12 mesi se la cessione è intervenuta per effetto della pensione di vecchiaia o per il raggiungimento massimo dell’anzianità di servizio.
L’anticipo di 45 mila euro viene erogato dalle Banche aderenti al progetto, con un tasso agevolato che dovrebbe attestarsi a meno del 2%.
Gli interessi pagati sono detraibili al 50% dalla dichiarazione dei redditi.
Come presentare domanda
Dal momento in cui sarà possibile, la domanda è comunque su base volontaria.
Chi può presentare domanda – l’ex dipendente pubblico che ha lasciato il lavoro perché ha maturato il diritto alla pensione. Non ne ha diritto chi si è dimesso dalla PA senza aver maturato il diritto alla pensione.
La domanda di certificazione al diritto alla liquidazione va presentata tramite portale dell’INPS – può farlo l’interessato munito di PIN o può conferire delega ad un intermediario tra cui il patronato.
Entro 90 giorni l’INPS risponde certificando il diritto al TFR/TFS, la cifra, la data di liquidazione e la proposta di contratto di liquidazione che il pensionato dovrà presentare, sottoscritta, alla Banca aderente, accompagnata da una dichiarazione dello stato di famiglia e nel caso di divorzio/separazione, la presenza o meno di assegno all’ex coniuge.
La Banca procede con i dovuti controlli al CRIF, se a buon fine, questa procede alla presentazione all’interessato ed all’INPS la conclusione positiva del contratto di anticipo.
L’Inps entro 30 giorni, comunica alla Banca la presa d’atto della conclusione del contratto e nel frattempo pone il vincolo di destinazione del TFR/TFS che sarà chiamato a pagare alle scadenze fissate al pensionato; vincolo che è a garanzia del prestito.
Entro 15 giorni da questo ultimo step la banca accredita sul conto corrente del pensionato la liquidazione.
Marialuisa Asta
Da il Sole 24 ore