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Stop alle discriminazioni e molestie sul posto di lavoro. NurSind Bologna firma protocollo d’intesa

Il NurSind dopo aver sperimentato una costruttiva e concreta collaborazione con la consigliera di parità regionale ritiene i nuovi scenari impongono un rinnovato impegno sempre più concreto e rispondente alla realtà per superare vecchi schemi e vecchie logiche con l’obiettivo di migliore le condizioni di lavoro degli infermieri. 

Il ruolo e la funzione della Consigliera di parità regionale è strategico per l’attuazione della parità di genere, ma anche per la lotta alle discriminazioniè quanto afferma Antonella Rodigliano, rappresentante territoriale del NurSind, ribadendo cheper un sindacato, trattare, conciliare, contribuire a ridare vigore a diritti affievoliti dei lavoratori, fare intese e accordi è una missione da portare avanti in tutte le sedi, collaborando e valorizzando le istituzioni, quando nel fare ciò ci si ritrova al fianco una istituzione funzionante, attenta, collaborativa e soprattutto fattiva non si può che essersene fieri”. 

Il NurSind dichiara Rodiglianoha promosso un protocollo d’intesa, che oggi è diventato realtà, con la Consigliera di Parità regionale, a cui naturalmente potranno associarsi anche altre sigle sindacali e comunque il Nursind rappresenterà tutta la professione infermieristica

Il Protocollo intende rilanciare la figura della Consigliere di parità con azioni mirate a creare migliori condizioni di lavoro per gli infermieri/e promuovendo la parità di genere, la conciliazione dei tempi di lavoro con i bisogni di cura di minori, anziani, disabili e familiari in genere, equale accesso alla carriera e al riconoscimento economico.

Potenziare la lotta contro le discriminazioni e promuovere in generale, migliori condizioni di lavoro e benessere organizzativo, anche alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, che ha messo a dura prova la conciliazione casa lavoro per molti infermieri in Emilia-Romagna, come nel resto dell’Italia.

Negli ultimi tempi la vita lavorativa delle donne e la struttura complessiva dei bisogni sociali è stata interessata da profonde trasformazioni che hanno contribuito a far emergere nuovi rischi e nuove vulnerabilità.

“Tarda a scomparire la precarietà lavorativa, permane la difficoltà nella conciliare responsabilità lavorativa e familiare, ci sono ancora fenomeni discriminatori. Tanti infermieri si rivolgono NurSind per segnalare situazioni che sono al limite, tra comportamenti anomali e vere e proprie discriminazioni, comportamenti lesivi della dignità delle persone che colpiscono soprattutto le donne, ma in diversi casi anche gli uomini”, continua Antonella Rodigliano che tiene a precisare:in questi anni abbiamo interloquito con tutti i soggetti del sistema sanitario regionale e con le figure di garanzia, non sempre abbiamo trovato porte aperte, la Consigliera di parità regionale è tra quei soggetti che ci hanno mostrato una sensibilità particolare, riuscendo a rimuovere muri che ritenevano di non aver ragione d’esistereconclude la sindacalista