Iscriviti alla newsletter

Ospedali al collasso. Le proposte di Annao e NurSind Piemonte

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 28/10/2020 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

L’ andamento esponenziale della curva epidemica è preoccupante.

“La crescita del numero di ricoveri ospedalieri è tale che tra pochi giorni supereremo quelli del picco di Aprile. Che gli ospedali siano prossimi al collasso è testimoniato dalla drammatica situazione dei Pronto Soccorso, con crescente difficoltà a ricoverare nei reparti di degenza.

La tendenza a saturare rapidamente le risorse umane ed i posti letto dedicati a Covid, la riduzione dell’assistenza per i pazienti Covid, per dirottamento di risorse ed energie su Covid impongono scelta rapide e decise”, lo dichiarano in una nota congiunta, Francesco Coppolella, segretario territoriale NurSind Piemonte e Chiara Rivetti, segretario regionale Annao Piemonte

I due sindacati chiedono che - con urgenza venga previsto l’allestimento di un’area modulare di degenza, con letti di Terapia Intensiva e Sub intensiva -  e suggeriscono - di valutare l’area Lingotto Fiere , già fornita di dotazioni, spazi, ampia accessibilità e vicinanza alla Città della Salute o rivalutare le OGR. Sarà inoltre indispensabile l’istituzione di équipe dedicate e formate alla gestione clinica e dei DPI, da indirizzare al sito individuato. Nella fase 1 si era deciso, per le stesse ragioni, di aprire i letti alle OGR , poi chiusi dopo soli 100 giorni”.

 

Per NurSind ed Annao si potrebbe anche valutare la possibilità di unità modulari di terapia intensiva, adiacenti ma esterne agli ospedali (Conteiner modular Hospital) come quelli usati in Francia.

“A nostro avviso è urgente,  mentre si cerca in parallelo di organizzare una adeguata risposta territoriale, risposta che avrebbe già dovuto esserci, considetato il tempo a disposozione, creare posti letto per assistere i malati . Purtroppo la colpevole carenza di personale, presuppone l’utilizzo di risorse professionali ai quali chiedere turni aggiuntivi che dovranno essere adeguatamente retribuiti”.

I due sindacalisti concludono: “abbiamo chiesto più volte questa estate come la regione e le aziende si stessero preparando, in particolare per predisporre posti letto e reclutare personale. I fatti di oggi dicono che si é fatto ben poco”.