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La svolta nel pagamento del TFS/TFR: nuove prospettive per i dipendenti pubblici

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/05/2023 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Il presidente uscente dell'Inps, Pasquale Tridico, ha dato nuova speranza ai dipendenti pubblici con una prospettiva favorevole riguardo al pagamento del TFS/TFR subito dopo il pensionamento. Durante la sua conferenza di "congedo" dall'incarico, ha annunciato con entusiasmo che l'Inps ha registrato un bilancio eccezionalmente positivo, con un avanzo di oltre 7 miliardi di euro e una situazione patrimoniale netta positiva di 23 miliardi di euro. Si tratta di cifre senza precedenti nella storia dell'istituto.

Di conseguenza, sorge spontanea la domanda se abbia ancora senso ritardare il pagamento del trattamento di fine servizio (Tfs) ai dipendenti statali, considerando l'ottima situazione finanziaria dell'Inps. Tridico, in netto contrasto con la posizione degli avvocati dell'Inps e dello Stato espressa davanti alla Corte Costituzionale il 9 maggio scorso, ha dichiarato che è del tutto fattibile riprendere immediatamente i pagamenti delle liquidazioni ai dipendenti pubblici che lasciano il lavoro, poiché rappresenta un costo abbordabile per l'istituto. Secondo lui, i fondi necessari sono già disponibili e si tratta solo di un'anticipazione delle risorse già presenti nelle casse dell'Inps.

Ora, l'attenzione si sposta sulla decisione imminente della Corte Costituzionale su questa delicata questione. I dipendenti pubblici, in attesa di conoscere l'esito, mantengono una grande aspettativa. Saranno interessati dalla sentenza ben 3,2 milioni di lavoratori statali. L'importanza di questa decisione non può essere sottovalutata, poiché avrà un impatto significativo sulla vita di molti. Nel frattempo, l'incremento dell'inflazione rappresenta un ulteriore ostacolo per i dipendenti pubblici che vedrebbero la somma del loro TFS/TFR svalutarsi nel tempo.

L'orizzonte si fa più chiaro nei prossimi giorni, quando verrà annunciata la decisione della Corte Costituzionale. Mentre si attende questa importante risoluzione, è indubbio che i numeri presentati dall'Inps evidenziano una situazione finanziaria solida, aprendo dibattiti e speranze tra i dipendenti pubblici riguardo a un potenziale cambiamento nelle modalità di pagamento del trattamento di fine servizio.