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NurSind La Spezia: Basta aggressioni, la sicurezza degli infermieri sia una priorità concreta

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 29/04/2025

LiguriaNurSind dal territorio

Dopo l’ennesima aggressione al pronto soccorso, il sindacato chiede interventi reali e immediati.

La Spezia, 29 aprile 2025 – La tutela del personale sanitario non può restare una semplice promessa, ma deve diventare una priorità concreta e urgente. È l’appello lanciato oggi dal NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche, dopo l’ennesima aggressione ai danni di un’infermiera del pronto soccorso spezzino.

L’episodio arriva a pochi giorni dalla delibera (17 aprile 2025) di presa d’atto del protocollo d’intesa siglato tra l’Azienda Sociosanitaria Ligure 5 e la Questura della Spezia, mirato a prevenire e contrastare la violenza contro gli operatori sanitari, sociosanitari e ausiliari. Nonostante l'iniziativa, la nuova aggressione evidenzia criticità nell’applicazione delle misure di prevenzione o, più in profondità, radicati problemi culturali, sociali e organizzativi che ostacolano la piena tutela dei lavoratori della sanità.

I dati parlano chiaro: dal 2020 ad oggi, secondo i numeri forniti dalla ASL 5, si sono registrate 281 aggressioni, di cui 225 verbali e 56 fisiche. Solo nell'ultimo anno gli episodi sono stati 78 (64 verbali e 14 fisici), mentre nei primi mesi del 2025 si contano già 14 aggressioni verbali e, ora, la prima aggressione fisica.

Il fenomeno si rispecchia su scala nazionale. Secondo il NurSind, circa il 60% degli infermieri italiani ha subito almeno un episodio di violenza durante l’esercizio della propria attività lavorativa, minando non solo il rispetto e la dignità dei professionisti, ma anche la qualità dell’assistenza sanitaria stessa.

"Se si colpisce l'infermiere, si colpisce tutto il sistema sanitario", denuncia il NurSind, sottolineando come ogni atto di violenza non sia solo un danno individuale, lasciando traumi fisici e psicologici, ma anche un attacco alla sicurezza delle cure e alla continuità assistenziale.

Il sindacato ha espresso la propria vicinanza a tutte le infermiere e gli infermieri vittime di aggressione, in particolare alla collega aggredita ieri, auspicando che l’ASL 5 fornisca il supporto necessario per garantire il suo pieno recupero psico-fisico.

"La sicurezza di chi si prende cura degli altri – ha dichiarato la Dott.ssa Assunta Chiocca, commissario NurSind La Spezia – è un diritto fondamentale. È necessario che l’azienda sanitaria rafforzi le procedure di sicurezza e promuova una vera cultura del rispetto. Non bastano protocolli firmati: serve un impegno concreto, quotidiano e condiviso."

Il NurSind ribadisce la necessità di passare dalle parole ai fatti, affinché lavorare in sanità non significhi più convivere con la paura.