Sanita' privata, NurSind: basta promesse, ora servono i fatti sui contratti
Il sindacato degli infermieri richiama Ministero, Regioni e imprese: basta promesse, i fondi pubblici vadano solo a chi rinnova i contratti.
Roma 22 settembre 2025
Lo scorso 23 luglio, la protesta dei lavoratori della Sanità Privata, guidata dal NurSind – Sindacato delle Professioni Infermieristiche, è arrivata fino al Ministero della Salute. In tanti hanno manifestato contro contratti fermi da anni e condizioni di lavoro inaccettabili.
Il messaggio del sindacato è stato chiaro e diretto:
“Niente contratto, niente risorse. Niente contratto, niente accreditamento.”
Un appello al Ministero e alle Regioni affinché non vengano più destinati fondi pubblici né rinnovati gli accreditamenti a quelle strutture sanitarie private – case di cura, RSA e centri di riabilitazione – i cui imprenditori continuano a rifiutare il rinnovo dei contratti.
Dal Ministero non è mancato l’ascolto: le istanze del NurSind sono state accolte con promesse di impegno. Ma, a distanza di due mesi, le promesse non bastano più.
“È arrivato il momento che associazioni datoriali, Regioni e Ministero passino dalle parole ai fatti e si impegnino realmente per il rinnovo dei contratti” sottolinea il sindacato.
Romina Iannuzzi, Responsabile Nazionale NurSind per la Sanità Privata, ribadisce: “Restituire dignità ai lavoratori significa garantire una sanità privata più sana, più equa e più giusta. Non accetteremo che le risorse pubbliche continuino ad alimentare solo i profitti degli imprenditori”.
Il NurSind promette di continuare la mobilitazione fino a quando non arriveranno risposte concrete.