Maddaloni, ospedale al minimo: Servono interventi urgenti per salvare la rete sanitaria
Solo 20 posti letto attivi e un’intera provincia in affanno. Il NurSind lancia l’allarme: “Serve il pieno rilancio del presidio per evitare il collasso della rete ospedaliera casertana”.
Maddaloni 20/10/2025 – Una sanità che arranca e un ospedale che sopravvive a metà servizio. È questa la fotografia impietosa del presidio civico di Maddaloni, dove oggi si contano appena una ventina di posti letto attivi. Una condizione che, secondo il NurSind, non è più sostenibile.
A denunciarlo è Antonio Eliseo, segretario regionale del sindacato delle professioni infermieristiche, che richiama l’attenzione sulla necessità di rilanciare il ruolo strategico del nosocomio all’interno della rete sanitaria provinciale.
“La struttura di Maddaloni – afferma Eliseo – deve tornare a essere pienamente operativa. È indispensabile per assicurare risposte assistenziali adeguate e per alleggerire il peso che grava su Aversa, ormai allo stremo”.
Attualmente, nella provincia di Caserta risultano attivi circa 650 posti letto, ben lontani dai 1080 previsti dagli atti programmatici. Numeri che, secondo il sindacato, raccontano un sistema in sofferenza, incapace di garantire un’offerta sanitaria all’altezza del fabbisogno territoriale.
“Servono risposte concrete e immediate – prosegue Eliseo – non solo promesse o piani di ristrutturazione mai definiti. Maddaloni può e deve tornare a essere un polo centrale, in grado di integrare la rete ospedaliera e sostenere l’intero territorio.”
Il NurSind chiede che si passi dalle parole ai fatti, convocando con urgenza un tavolo operativo per definire la riorganizzazione del presidio e il potenziamento dei reparti, oggi ridotti quasi esclusivamente alla Medicina.
Negli ultimi incontri con la direzione sanitaria, si è trattato solo di presentazioni formali, senza affrontare le criticità reali. Il sindacato si augura che a breve vengano assunti impegni concreti e che Maddaloni non resti l’ennesimo simbolo di una sanità dimenticata.
“Non possiamo permetterci di perdere un’altra struttura strategica. La salute dei cittadini e la dignità del personale meritano un’attenzione immediata” – conclude il NurSind.