NurSind lancia l’allarme: sicurezza affidata solo agli infermieri
Aggressione sventata in Gastroenterologia grazie alla prontezza infermieristica. Il NurSind rilancia l’allarme sicurezza.
La sicurezza negli ospedali italiani continua a poggiare, troppo spesso, sulle spalle degli infermieri. Professionisti chiamati ogni giorno non solo a garantire assistenza clinica, ma anche a fronteggiare situazioni di rischio che nulla hanno a che vedere con la cura. È quanto avvenuto nel reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, dove solo la prontezza, l’attenzione e la professionalità del personale infermieristico e di supporto hanno evitato una tragedia.
Durante un turno pomeridiano complesso, un paziente di 43 anni, appena ricoverato dal Pronto Soccorso, ha tentato di allontanarsi dal reparto. Riaccompagnato in stanza, l’uomo ha poi aggredito il compagno di degenza, un paziente romano ultraottantenne, dopo aver oscurato volontariamente la telecamera di videosorveglianza per agire indisturbato. Un gesto grave, lucido e potenzialmente letale.
A evitare conseguenze irreparabili sono state due infermiere in servizio, che, nonostante carichi di lavoro elevati e responsabilità crescenti, hanno notato un’anomalia tutt’altro che casuale: la manomissione della telecamera della stanza. La verifica immediata, l’intervento tempestivo e l’allerta alla vigilanza interna e alle forze dell’ordine hanno consentito di bloccare l’aggressore prima che l’episodio degenerasse ulteriormente.
Il NurSind esprime un sentito elogio alle colleghe infermiere e al personale di supporto per la lucidità, il senso di responsabilità e l’elevata professionalità dimostrata in una situazione di estremo pericolo.
A sottolinearlo con forza è il NurSind, attraverso le parole del segretario territoriale NurSind Roma, Stefano Barone, e del segretario aziendale dell’Ospedale Sant’Andrea, Domenico Franchetti. Una presa di posizione netta che va oltre il plauso e chiama in causa le responsabilità organizzative e strutturali.
La sicurezza nei luoghi di cura non può essere affidata esclusivamente al senso del dovere degli operatori sanitari, ribadiscono i rappresentanti NurSind, ma deve essere garantita da misure concrete, strutturali e organizzative, a partire dal potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e dal rafforzamento dei presidi di vigilanza all’interno dell’ospedale.
L’episodio avvenuto al Ospedale Sant’Andrea rappresenta l’ennesima conferma di una realtà ormai evidente: gli infermieri sono lasciati troppo spesso soli a gestire situazioni di violenza e rischio, supplendo con professionalità e sangue freddo a carenze che non dovrebbero esistere.
Il NurSind lo afferma con chiarezza: la tutela della sicurezza è un diritto fondamentale, per chi lavora e per chi è ricoverato. Continuare a ignorare questo principio significa esporre pazienti fragili e operatori sanitari a pericoli inaccettabili. Non può e non deve essere il coraggio degli infermieri a colmare i vuoti di un sistema che necessita di interventi immediati e strutturali.
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