Campania, NurSind in prima linea: sicurezza e territorio per salvare i punti nascita
Il segretario regionale Antonio Eliseo rilancia: “Riaperture sì, ma con standard garantiti e controlli reali sulle strutture pubbliche e accreditate”.
La battaglia per la sopravvivenza dei punti nascita campani vive una nuova stagione, segnata dalla sentenza del Tar che ha ordinato la riapertura delle unità di Piedimonte Matese, Sapri e Sessa Aurunca. Una vittoria accolta con soddisfazione dal NurSind Campania, che da mesi porta avanti una posizione chiara e coerente: difendere i servizi territoriali essenziali, ma solo all’interno di un quadro di piena sicurezza per utenti e operatori.
A rappresentare la voce degli infermieri è Antonio Eliseo, segretario regionale NurSind Campania, intervistato da Avvenire e oggi riferimento imprescindibile nel dibattito sulla riorganizzazione della rete nascita.
Eliseo (NurSind): “Servizi da salvare, ma servono standard reali e controlli veri”
Nel suo intervento, Eliseo sottolinea come la discussione non possa essere ridotta a un semplice “chiudere o riaprire”:
"Questi servizi servono, e servono meccanismi concreti di interazione tra territorio e ospedale, come previsto dal DM77. Abbiamo bisogno di un sistema che risponda ai bisogni reali della comunità e dialoghi con la rete ospedaliera."
Il leader del NurSind tocca inoltre un nodo cruciale: la presenza massiccia del privato accreditato, sempre più radicato in aree dove il pubblico soffre un calo strutturale di personale e nascite.
Controlli sulle strutture accreditate: una priorità sindacale
Eliseo non usa giri di parole:
"Come organizzazione sindacale abbiamo chiesto alla Regione e alle aziende sanitarie controlli puntuali sulle strutture accreditate, nel rispetto delle norme esistenti. Riaprire sì, ma garantendo criteri di appropriatezza e sicurezza delle cure."
Un messaggio forte, che riporta al centro un principio che il NurSind ribadisce da anni: la sicurezza degli operatori è parte integrante della sicurezza dei pazienti. Per il segretario, non può esserci rilancio della rete nascita senza un quadro chiaro di organizzazione, risorse, competenze e protocolli pienamente applicati.
Professionalità, procedure, protocolli: cosa serve davvero ai punti nascita
Il discorso di Eliseo insiste su un concetto chiave: la qualità assistenziale non si improvvisa.
"Se si rispettano i criteri di appropriatezza, l’assistenza viene garantita. Se le professionalità ci sono, possono assicurare un servizio adeguato sia per le procedure che per i protocolli."
Una posizione che mette in evidenza la distanza tra la retorica politica delle riaperture “a tutti i costi” e la complessità della pratica clinica quotidiana.
NurSind: tutela dei cittadini, degli operatori e della rete pubblica
La presa di posizione del NurSind Campania appare oggi come una delle più equilibrate e tecnicamente fondate nel panorama regionale: nessuna chiusura automatica, nessuna riapertura senza condizioni.
Solo standard, sicurezza e corretto funzionamento della rete nascita, pubblica e accreditata.
Non un no, non un sì: un sì rigoroso, che mette al centro mamme, neonati e professionisti.
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