Riccardo Longo, Infermiere Coordinatore, risponde alle Dieci Domande
Anche con il contributo odierno andiamo ad arricchire la discussione in merito al nostro progetto delle “Dieci Domande”, riportando quanto espresso dal collega Riccardo Longo.
Riccardo lavora presso l'ospedale civile di Vigevano negli ambulatori generali ortopedici dove si occupa delle consulenze che il PS Generale invia per la Traumatologia, ciò da 17 anni. Precedentemente ha lavorato per quattro anni in Chirurgia generale e per due anni in ambito psichiatrico.
Si è diplomato nel 1990 e nel 2014 ha conseguito il master in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma.
Riccardo e' Infermiere esperto in pronto soccorso traumatologico (sala gessi).
Pensare la nostra professione per la nostra professione: DIECI DOMANDE AGLI INFERMIERI
Progetto InfermieristicaMente - NurSind
a cura di Chiara D'Angelo
Risponde Riccardo Longo, Infermiere Coordinatore
1. Quali sono per te i problemi più rilevanti che oggi hanno gli infermieri?
- Problemi di “identità professionale” (chi siamo e qual è il nostro obiettivo);
- Lavoro per “compiti”
- Mancanza di autostima
- Disinteresse per l'aggiornamento, soprattutto sulle argomentazioni giuridiche
- L’attuale formazione, che andrebbe completamente modificata
- La convinzione che l'infermiere possa compiere “mansioni” inferiori e non superiori...
2. Come risolvere questi problemi, cioè con quali idee, proposte e progetti?
- incontri capillari in tutte le aziende ospedaliere pubbliche e private;
- cambiamento dei modelli organizzativi;
- riorganizzazione delle “risorse umane” e loro impiego in base alle reali competenze
- motivazione
- presa reale da parte delle istituzioni collegiali ai gravi problemi di demansionamento e carenza di personale professionista e di supporto, con interventi massivi ed incisivi sulle aziende;
- obbligare la vecchia dirigenza e i vecchi afd a compiere un aggiornato anno universitario in cui si spieghi loro come e quanto la professione si stia evolvendo.
3. Quali soluzioni organizzative si dovrebbero adottare per mettere in campo
una qualche azione collettiva
vedi 2
4. Quali iniziative collettive si renderebbero necessarie
vedi 2
5. “Unità, Progetto, Politica” per te cosa significano
unità professionale, unità di idee, di progetti finalizzati alla salute degli assistiti
6. Cosa pensi della proposta di organizzare gli Stati Generali degli Infermieri
sono d'accordo
7. Cosa si dovrebbe fare per prepararli adeguatamente
partendo dal semplice rispetto delle normative vigenti e dall'applicazione del codice di deontologia (che necessita di una ampia revisione, soprattutto negli articoli 48,49,50
8. Sintetizza in tre parole quello che chiederesti ai Collegi
- interessamento reale alle problematiche dei professionisti;
- interventi reali (e non solo la semplice tenuta di un albo professionale e la garanzia che gli iscritti siano realmente professionisti con i requisiti richiesti per legge)
9. Sintetizza in tre parole quello che chiederesti ai Sindacati
Vicinanza
Interessamento
Azione concreta
10. Mi descrivi succintamente la tua idea di infermiere del terzo millennio
L'infermiere è quel professionista che ha capacità tecniche, relazionali e che è deputato ad identificare i bisogni dell'assistito, pianificando l'assistenza e verificando che quanto pianificato venga attuato e valutato (processo di Nursing).
L'infermiere è un professionista intellettuale e non deve lavorare per compiti ma per progetti (di assistenza infermieristica) di cui lui ne è il solo responsabile.
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