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Infermieri. Il 61 per cento di chi subisce aggressioni vuole lasciare la professione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/03/2018 vai ai commenti

Studi e analisi

Fermo restando che gli episodi di violenza negli ospedali si sono moltiplicati e sono paurosamente in ascesa, tra tutti gli operatori sanitari, medici ed infermieri, sono i soggetti più esposti e, lo sono ancora di più quelli che operano nelle unità operative di emergenza, e nello specifico nei Pronto Soccorso, il primo punto di accesso dell’utenza.

Proprio i dipartimenti di emergenza sono ai vertici delle segnalazioni di episodi violenza a carico degli operatori sanitari, perpetrata da pazienti e parenti dei pazienti.

Una violenza che non solo inficia la qualità dell’assistenza prestata, ma influenza negativamente la vita professionale e personale degli operatori che subiscono l’aggressione.

Lo studio in questione si è proposto di analizzare la relazione tra l’intenzione da parte degli infermieri di lasciare la professione e i metodi di coping usati dagli stessi per superare lo stress, dopo aver ricevuto violenza sul posto di lavoro.

Il campione sul quale è stata condotta la ricerca si componeva di 214 infermieri, con oltre un anno di esperienza nei dipartimenti di emergenza; a questi è stato somministrato un questionario in merito agli episodi di violenza subita ed alle strategie di coping messe in atto.

 

Il Coping

Il coping (termine inglese traducibile con "strategia di adattamento") indica l'insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi personali ed interpersonali, allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto.

Ci sono quattro tipi di strategie di coping:

  • Incentrato sulla valutazione (adattivo-cognitivo),orientato alla sfida di ipotesi personali.

  • Incentrato sul problema (adattivo-comportamentale), riduzione o eliminazione degli agenti stressanti.

  • Incentrato sull'emozione, cambiamento delle reazioni emotive personali.

  • Incentrato sul lavoro, orientato verso un'occupazione duratura, in grado di fornire feedback positivi.

 

Risultati

Da quanto è emerso, tra le violenze perpetrate a danno dagli infermieri da parte dei pazienti e parenti dei pazienti, quella più frequente è la violenza verbale.

Tra gli infermieri che hanno subito violenza, il 61% ha espresso il convincimento di voler abbandonare la professione.

Le due strategie di coping utilizzate dagli infermieri sono state quella incentrata sul problema e quella incentrata sulle emozioni.

Chi ha utilizzato il coping incentrato sul problema ha cercato di gestire in modo diretto la causa dei propri problemi, cercando di imparare nuove abilità volte alla sua risoluzione. Il coping incentrato sul problema punta a cambiare o eliminare la sorgente di stress, attraverso l’ assunzione del controllo, ricerca delle informazioni e valutazione dei pro e dei contro.

Chi ha utilizzato il coping incentrato sulle emozioni ha orientato la gestione delle emozioni che accompagnano la percezione dello stress, minimizzando e riducendo o prevenendo le componenti emotive di un fattore stressante. Tale strategia può essere applicata in vari modi, tra cui:

Rinuncia

Ricerca di supporto sociale

Prendere le distanze

Evasione - Evitamento

Accettazione delle responsabilità o colpe.

Tra le due strategie quest’ultima, incentrata sulle emozioni, è stata la più fallimentare, gli infermieri che l'hanno utilizzata, hanno maggiormente espresso il convincimento di voler lasciare la professioni, diversamente da chi si è proposto di affrontare e risolvere il problema.

Il risultato di questo studio, dovrebbe suggerire ai manager infermieristici, l’urgenza di formare il personale sanitario in merito alla gestione personale dell’esperienza violenta, incoraggiandolo ancora a segnalare l’episodio violento, piuttosto che tentare di superarlo attraverso il coping incentrato sulle emozioni.

 

 

 

The relationship between intention to leave the hospital and coping methods of emergency nurses after workplace violence

 

In-Young Jeong MSN, RN Ji-Soo Kim PhD, RN