infermieri. Il metodo FMECA nella gestione del rischio clinico. Come utilizzarlo
“Se vuoi trasformare un uomo in una nullità non devi far altro che ritenere inutile il suo lavoro”
(Dostoijevski)
di Michela Cavallin
La FMEA strumento per la gestione del rischio (FAILURE MODE AND EFFECTS ANALYSIS) La sicurezza del paziente è una delle principali sfide per i moderni sistemi sanitari: infatti, i dati della letteratura internazionale evidenziano da anni la gravità del problema degli eventi avversi in medicina, in termini di costi sia umani che economici. D’altronde, il rischio è una componente implicita dell’azione sanitaria in cui l’errore è un evento possibile, in quanto fa parte dell’umana condizione di fallibilità, cui anche tutti i professionisti sanitari sono esposti .
Solo la piena consapevolezza di questa condizione può determinare azioni concrete per una efficace gestione della sicurezza e, se questa è uno degli obiettivi prioritari del servizio sanitario nazionale, la gestione del rischio clinico (GRC) costituisce lo strumento di riferimento. Un programma di GRC utilizza diverse tipologie di strumenti: analizza gli eventi avversi con metodi di tipo reattivo e/o i processi con modalità di tipo proattivo, al fine di prevenire gli eventi. Molti sono gli approcci possibili per la valutazione della sicurezza del paziente: tuttavia, per garantire un processo sanitario sicuro, l’approccio proattivo è preferibile a quello reattivo.Tra gli strumenti utilizzati per il controllo dei processi e per diminuire la loro variabilità, si utilizzano anche in ambito sanitario, tecniche di analisi già utilizzate da decenni in ambito industriale (soprattutto industria aeronautica, automobilistica). La FMEA è un’analisi di tipo qualitativo intesa ad identificare quello che potrebbe succedere (ilmodo di guasto/errore) se si verificasse un difetto, una omissione, un errore. Nell’uso corrente quando si parla di FMEA si intende la FMECA.In ambito sanitario la FMECA può essere definita come “una valutazione prospettica che identifica e migliora step / fasi di processo in modo tale da assicurare un outcome sicuro e clinicamente desiderabile”In sintesi l’applicazione della FMEA consiste nella scomposizione del processo in macroattività a loro volta analizzate in base a tutti i singoli compiti. Per ogni compito si cercanodi individuare i possibili errori, le modalità di errore, che vengono valutate quantitativamente al finedi identificare il rischio associato ad ognuna. Tenendo poi conto dei parametri di:
gravità delle conseguenze dovute ad un eventuale errore
probabilità/frequenza con cui l’errore si può verificare
possibilità che l’errore possa essere individuato dalle misure di controllo presenti nel
sistema
si calcola l’IPR (Indice di Priorità di Rischio) che consente di assumere decisioni rispetto alle fasi
del processo in cui è necessario apportare azioni di miglioramento.