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Precariato. Arriva il Decreto Dignità. Ecco le novità

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 25/06/2018 vai ai commenti

AttualitàLeggi e sentenze

Il Decreto Dignità proposto dal Vice premier Di Maio, dovrebbe approdare domani in Consiglio dei Ministri. Le principali novità previste per contrastare il precariato.

  • Stretta sui contratti a termine, ritorna l’obbligo della causale per i contratti a termine, abolita dall’ex Ministro Poletti con il Decreto Legge n. 34/2014. Le assunzioni a tempo determinato saranno giustificate se corrispondono a una di queste tre le causali:

      - per ragioni tecnico-produttive;

      - per ragioni organizzative (che comprendono la partenza di nuovi progetti aziendali);

      - per ragioni sostitutive di personale assente

I rinnovi dei contratti determinati saranno ridotti a quattro.

Oggi,  i contratti a termine possono durare al massimo per 36 mesi ed il numero di rinnovi massimi consentiti è pari a cinque.

  • Rendere i contratti stabili vantaggiosi per le aziende, con incentivi adeguati alle imprese che assumono dipendenti a tempo indeterminato. Andrebbero a sostituire gli attuali bonus, tra cui l’ultimo introdotto con la Legge di Bilancio 2018.
  • I centri per l’impiego saranno riformati per essere il fulcro dell’introduzione al reddito di cittadinanza.
  • Per i “fattorini 4.0” il diritto ad un trattamento economico minimo, proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato.
  • Più complicato per le aziende, delocalizzare/trasferire il lavoro al di fuori dell’UE. Le imprese con almeno 1000 dipendenti per poter trasferire la loro azienda , saranno obbligate a reperire un acquirente che  garantisca i livelli occupazionali; altrimenti dovranno restituire i contributi pubblici ricevuti e pagare una sanzione pari al 2% del fatturato.

 

Ph credit: www.nextquotidiano.it