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Divise Infermieri, trasparenti, aderenti e a rischio dermatite. La gara di appalto al ribasso della regione Lazio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/01/2020 vai ai commenti

AttualitàLazio

Le nuove divise hanno destato non pochi malcontenti negli infermieri della sanità laziale: trasparenti, aderenti e con scollature da capogiro, riferiscono gli interessati, che nel 70% sono donne.
Divise che non solo hanno creato imbarazzo, ma che sembrano siano anche altamente irritanti per la pelle, già da provocare diverse dermatiti negli operatori tutti, questo perché le fibre di cui sono composte sono per il 60% cotone e per il 40% poliestere, quest’ultima dannosa per chi deve indossarle dalle 6 alle 12 ore, inoltre non sono candeggiatili e lavabili ad una temperatura non superiore ai 60°C.
Ma non è solo un problema che riguarda le divise e che potrebbe creare ilarità in chi legge, visto i titoli che hanno campeggiato sui quotidiani con chiari riferimenti alle infermiere sexy dei film erotici degli anni ’80, perché anche le lenzuola dei letti delle degenze presentano le stesse prerogative: materiale non del tutto anallergico e no-stiro, che come negli abiti da lavoro, che lascia delle pieghe indecorose, e che nei pazienti allettati possono essere fonte di rischio per la comparsa di piaghe da decubito.
Una gara d’appalto vinta al ribasso del 49% e che riguarda le Asl Roma 1,2,5,  e quelle delle altre 4 province, Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina., oltre alle Aziende ospedaliere Umberto 1, San Giovanni Addolorata, Sant’Andrea e Tor Vergata.

Da Il tempo