AOU Sassari, esplode la protesta: il NurSind proclama lo stato di agitazione
Assemblea gremita e tensione alle stelle: il NurSind denuncia ritardi nei fondi e criticità nei reparti. “I lavoratori non aspettano più”.
SASSARI 20/11/2025. L’assemblea convocata dal NurSind Sassari all’interno dell’AOU non è stata una semplice riunione sindacale, ma la fotografia di un malessere ormai incontenibile. Una sala colma di infermieri, OSS e professionisti del comparto ha dato voce a ciò che da mesi aleggia nei corridoi: la misura è colma.
A guidare la protesta, la segretaria territoriale Fausta Pileri, anche componente della Direzione Nazionale del NurSind, che ha aperto i lavori con un messaggio netto: “I lavoratori non possono più aspettare”. Un concetto che ha attraversato tutta l’assemblea come un filo rosso, evidenziando l’urgenza di interventi immediati.
Il nodo dei fondi contrattuali: ritardi insostenibili
Tra le questioni più critiche portate sul tavolo c’è il mancato completamento della certificazione dei fondi contrattuali da parte del Collegio dei Revisori. Una mancanza che – denuncia Pileri – sta privando migliaia di professionisti di compensi maturati e attesi da troppo tempo.
“Parliamo di istituti economici che in alcuni casi i lavoratori aspettano da due anni” sottolinea la segretaria. “Le conseguenze sul reddito del personale sanitario sono gravi e inaccettabili. È impensabile che chi tiene in piedi il sistema sanitario debba subire simili ritardi.”
Organizzazione allo stremo e sicurezza a rischio
Durante l’assemblea, i partecipanti hanno condiviso testimonianze provenienti dai vari reparti dell’AOU: carenze organizzative, turni allo stremo, difficoltà gestionali che mettono in discussione persino la sicurezza degli operatori e dei pazienti.
Il quadro delineato è quello di un’azienda che da troppo tempo convive con criticità non affrontate, con il rischio concreto di compromettere la qualità dei servizi erogati.
L’assemblea vota all’unanimità: si passa alla protesta
Di fronte a un contesto così delicato, la base ha deciso senza esitazioni: serve un cambio di marcia. L’indicazione è stata chiara e unanime: alzare il livello della mobilitazione.
Il Nursind ha accolto immediatamente il mandato dei lavoratori.
“Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione” annuncia Pileri. “E segnaleremo formalmente a tutte le autorità competenti le criticità relative alla sicurezza, all’organizzazione e alle ricadute economiche.”
“Sanità in fase buia: servono risposte immediate”
Le parole finali della dirigente del NurSind lasciano poco spazio ai dubbi sul clima che si vive all’interno dell’azienda:
“Se la sanità pubblica può essere gestita così, se i lavoratori possono essere lasciati soli e privati di ciò che spetta loro, allora siamo davanti a una fase buia della nostra sanità. Noi non lo accettiamo.”
E conclude: “Operatori e pazienti meritano rispetto, trasparenza e soluzioni rapide. Continueremo a batterci finché non arriveranno risposte concrete.”
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