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NurSind La Spezia denuncia: Solo 4 gli infermieri in servizio nella RSA Mazzini.

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La Redazione
Pubblicato il: 05/11/2020 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

 La Asl 5 spezzina, piuttosto che assumere infermieri, per risolvere le carenze organiche della RSA Mazzini, decide di sguarnire il G-SAT (Gruppo Strutturato di Assistenza Territoriale.

“Sguarnire il G-SAT (Gruppo Strutturato di Assistenza Territoriale) per la parziale gestione degli anziani della RSA Mazzini” è quanto fa da oggi la asl5 per risolvere la problematica della Residenza Sanitaria Assistita. A quanto pare verrà inviata, solo la mattina, un’unità di personale infermieristico appartenente al G-SAT, in supporto a chi è in prima linea nella lotta contro il covid”, la denuncia è quella di Assunta Chiocca, segretario territoriale NurSind La Spezia.

Secondo NurSind la decisione è stata presa in totale assenza di strategie ed a scapito di un servizio già sottopressione per l’elevata mole di lavoro, soprattutto in questi ultimi giorni - e come sempre a farne le spese, sono gli infermieri che vi lavorano : stamane senza alcun preavviso uno di loro è stato infatti dirottato nella casa di cura- racconta Chiocca.

Dopo la commissione consiliare di ieri per far luce su quanto accaduto nella RSA, uno tra i dati allarmanti che lo stesso direttore socio sanitario della asl5 spezzino, ha evidenziato, è stato l’impossibilità di garantire agli anziani della struttura, assistenza infermieristica adeguata: -Non ci sono abbastanza infermieri nemmeno per coprire i turni- e sebbene sia stata fatta una riorganizzazione dell’orario di lavoro, questo non basta per sopperire ad una mancanza che è diventata una vera e propria emergenza sanitaria.

Ciò dimostra che Nursind non sbagliava quando denunciava e lanciava l’allarme fin dai primi contagi all’interno del Mazzini e conferma che, la scarsa preoccupazione e staticità mostrata dai vertici della cooperativa KCS, ha causato oggi danni irreparabili: solo 4 infermieri stanno lavorando in condizioni estenuanti e rischiosissime per loro e per gli assistiti.

“Inviare un infermiere ogni mattina, togliendolo dal g-sat non risolve certamente il problema anzi, ne crea un altro, poiché indebolisce una struttura fondamentale che combatte già di suo il covid sul fronte territoriale-  evidenzia la sindacalista- È una misura sconfortante ed inadeguata. Reclutare invece infermieri a sufficienza per affrontare il problema e garantire l’assistenza, è un obbligo morale e professionale che si deve agli assistiti che peraltro sopportano un costo economico per averla”.