L’OSS non è professione sanitaria. Respinto ricorso al TAR del MIGEP
L’OSS non può essere annoverata tra le professioni sanitarie. A stabilirlo il TAR del Lazio con la sentenza n.13270 del 10/12/2020.
Il TAR boccia dunque la richiesta del Migep – Coordinamento collegiato inf generici- inf psichiatrici- Ota-Oss-Osss- di annoverare gli Oss tra le professioni sanitarie.
Secondo il TAR, ricostruito il quadro ordinamentale di riferimento, si deve rilevare che l’operatore socio- sanitario non è ascrivibile al novero delle professioni sanitarie.
Il fatto che l’art.5, comma 5, della legge 11 gennaio 2018, n.3, abbia previsto che “ sono compresi nell’area professionale i profili di operatore socio sanitario, assistente sociale, sociologo ed educatore professionale, questo non cambia lo status giuridico, che rimane un “operatore di interesse sanitario”.
Non possono dolersi di un difetto di rappresentatività nell’ambito della Consulta permanente delle professioni sanitarie o di una disparità di trattamento rispetto alle figure professionali di assistente sociale o sociologo, qualificate come professioni sociali, che per l’esercizio dell’attività professionale necessitano dell’iscrizione all’Ordine professionale, cosa che non è prevista per gli operatori socio sanitari.