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Lorella, infermiera, uccisa dal Covid a 57 anni. Il cordoglio del Nursind

Si chiamava Lella Molinari, era un’infermiera, ed il Covid l’ha uccisa a 57 anni; un mese fa il contagio, poi il ricovero presso l’Umberto I di Roma, dove il 9 gennaio è morta.

Lorella lavorava al centro prelievi del Santa Maria Goretti, oltre al marito, primario di geriatria di Latina, lascia due figli: un maschio di 27 anni e una femmina di 30.

"Mia moglie ha avuto questa aggressione del virus esplosiva, le ha invaso i polmoni", racconta il marito, Renato Masala, sulle pagine di La Repubblica “Prima di essere intubata mi aveva detto "riportami a casa", ma non ci sono riuscito. Mi diceva "riguardati perché ancora abbiamo un sacco di cose da fare insieme". Era una donna appassionata della vita, ha riempito la mia. Ci siamo conosciuti in ospedale. E da lì, trent'anni insieme".

“Lorella, era una nostra iscritta, una donna piena di energia, competente ed attenta – dichiara il segretario territoriale NurSind Latina Giovanni Santucci – una grave perdita ed un grande dolore. Come sindacato esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai suoi cari, e ci stringiamo al loro sconforto, in un momento così difficile”

Anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Latina esprime il proprio cordoglio per la perdita della collega: “ Lorella non ce l'ha fatta e lascia un vuoto immenso tra tutti i colleghi che la stimavano tantissimo , riconoscendola per impegno e dedizione al lavoro .