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Si aprono le porte del carcere per Martina Ciontoli. Condanna confermata

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 04/05/2021 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

E’ arrivata ieri la condanna definitiva per Martina Ciontoli, per l'omicidio di Marco Vannini, morto nella casa di Ladispoli nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015. La quinta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza d'Appello bis, del 30 settembre scorso, che aveva condannato Antonio Ciontoli per omicidio con dolo eventuale e il resto della famiglia per concorso anomalo, tra cui la fidanzata Martina.

 

Per quest’ultima si spalancano le porte del carcere, la condanna confermata è di 9 anni e 4 mesi.

 

La vicenda di Martina Ciontoli, due anni fa diventava un vero e proprio caso mediatico nella comunità infermieristica, tanto da richiedere l’intervento dell’ Opi di Roma per mettere la parola fine alle polemiche.

Gli infermieri, infatti, chiesero a gran voce,  attraverso una serie di petizioni, la radiazione dall’Ordine della fidanzata di Marco: motivo del provvedimento sarebbe stato quello di non aver soccorso Marco mentre soffriva, dopo essere stato colpito da un proiettile nella villa della famiglia Ciontoli; un comportamento questo che andava contro la deontologia professionale.

L’Opi intervenuta, rimaneva cauta, annunciando che non ci sarebbe stata nessuna sospensione o radiazione nei confronti della ragazza, tenendo  a precisare che "ogni decisione sarebbe avvenuta dopo la sentenza definitiva".

 

Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria lunga 6 anni, con la condanna definitiva. Martina dunque non è più un’infermiera?