Si aprono le porte del carcere per Martina Ciontoli. Condanna confermata
E’ arrivata ieri la condanna definitiva per Martina Ciontoli, per l'omicidio di Marco Vannini, morto nella casa di Ladispoli nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015. La quinta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza d'Appello bis, del 30 settembre scorso, che aveva condannato Antonio Ciontoli per omicidio con dolo eventuale e il resto della famiglia per concorso anomalo, tra cui la fidanzata Martina.
Per quest’ultima si spalancano le porte del carcere, la condanna confermata è di 9 anni e 4 mesi.
La vicenda di Martina Ciontoli, due anni fa diventava un vero e proprio caso mediatico nella comunità infermieristica, tanto da richiedere l’intervento dell’ Opi di Roma per mettere la parola fine alle polemiche.
Gli infermieri, infatti, chiesero a gran voce, attraverso una serie di petizioni, la radiazione dall’Ordine della fidanzata di Marco: motivo del provvedimento sarebbe stato quello di non aver soccorso Marco mentre soffriva, dopo essere stato colpito da un proiettile nella villa della famiglia Ciontoli; un comportamento questo che andava contro la deontologia professionale.
L’Opi intervenuta, rimaneva cauta, annunciando che non ci sarebbe stata nessuna sospensione o radiazione nei confronti della ragazza, tenendo a precisare che "ogni decisione sarebbe avvenuta dopo la sentenza definitiva".
Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria lunga 6 anni, con la condanna definitiva. Martina dunque non è più un’infermiera?