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Ergastolo al barelliere della morte. Uccise tre pazienti iniettando aria nelle vene

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/05/2021

AttualitàCronache sanitarie

Catania. Almeno tre, tra il 2014 ed il 2016,  furono le morti misteriose, dentro l’ambulanza soprannominata “della morte”. Oggi, conclusosi il processo di primo grado, quelle morti non sono più un mistero, ed il responsabile, un barelliere, ha nome e cognome; per lui il giudice ha comminato la pena più alta, l’ergastolo.

La vicenda

Davide Garofalo, barelliere, è accusato di avere ucciso tre pazienti gravi, ai quali secondo l’accusa, avrebbe iniettato aria per causarne il decesso per embolia gassosa, durante il tragitto dall’ospedale a casa, su un’ambulanza privata. L’obiettivo era quello di vendere ai familiari i servizi di onoranze funebri a pagamento. L’imputato venne arrestato alla fine del 2017, dopo alcuni servizi televisivi sulle reti Mediaset e gli sviluppi dell’indagine.

Ad ogni morte provocata, il barelliere guadagnava 200-300 euro, soldi poi divisi con i i clan mafiosi di Biancavilla e Adrano.

Per Garofalo, accusato di omicidio aggravato ed estorsione aggravata dal metodo, è arrivato oggi l’ergastolo.

 

da il Corriere