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Graffi e morsi autoinflitti. Così i sanitari no vax cercano di sfuggire al vaccino Covid

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/09/2021 vai ai commenti

AttualitàCoronavirusCoronavirusCronache sanitarie

Graffi, morsi autoinflitti, pur di farsi somministrare il vaccino antitetano e ritardare così il vaccino contro il Covid.

E’ l’ultima trovata di medici, infermieri ed oss no vax della Asl di Biella, che attraverso la somministrazione dell’antitetanica, sta provando ad ottenere l’esenzione dal vaccino Covid, sfuggendo alla sospensione dal posto di lavoro.

In che modo? Sfruttando il fatto che il bugiardino del medicinale usato contro il tetano riporterebbe che, dopo l’iniezione, deve trascorrere un intervallo di almeno 3 mesi prima di procedere alla vaccinazione con farmaci a virus vivi attenuati come quello della rosolia, della parotite e della varicella e, nel caso di morbillo, fino a 5 mesi. Una notizia priva di fondamento scientifico, che nulla ha a che fare con i vaccini mRNA).

Un comportamento deontologicamente errato e scientificamente artefatto, una bufala, un escamotage mal riuscito, visto che la scusa per rimandare l’iniezione anti-Covid « non funziona e che anzi potrebbe ravvisare il reato di rifiuto e omissione d’atti d’ufficio» precisano fonti da piazza Castello dove, su questo tema, si sta preparando anche una circolare da emanare a tutte le Aziende Sanitarie del territorio.

 

da il Corriere della sera