Iscriviti alla newsletter

118 Caserta, stipendi e diritti negati: NurSind alza il muro della legalità

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 28/12/2025

CampaniaNurSind dal territorio

Arretrati, conciliazioni irrisorie e CCNL disatteso: il sindacato infermieristico incalza Asl e cooperativa

Caserta 28/12/20258. C’è un confine che non può essere superato, ed è quello che separa il lavoro dalla sopravvivenza. Quando chi garantisce ogni giorno l’emergenza-urgenza si ritrova senza stipendio, senza tutele e senza certezze, non siamo più davanti a una vertenza sindacale ordinaria, ma a una ferita aperta nel sistema sanitario territoriale. È da questo punto che prende forza l’azione del NurSind, che a Caserta ha deciso di non arretrare di un passo.

 

Il nodo è chiaro e documentato: arretrati contrattuali non corrisposti, applicazione parziale del CCNL Cooperative Sociali 2023–2025, conciliazioni economicamente sproporzionate e ritardi sistematici nelle retribuzioni. Una condizione che coinvolge operatori del 118 impiegati nel Lotto 2 dell’Asl di Caserta e che, oltre al danno economico, genera un rischio concreto per la tenuta del servizio di emergenza.

Il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali non è un’opinione né una gentile concessione. È un obbligo contrattuale che prevede aumenti progressivi, riconoscimento delle indennità e, dal 2025, anche l’introduzione della quattordicesima mensilità. Numeri, tabelle e decorrenze parlano chiaro, ma nella realtà lavorativa descritta dagli atti tutto questo resta sulla carta.

"I lavoratori non chiedono privilegi, chiedono ciò che spetta loro per contratto.
Gli aumenti previsti dal CCNL sono stati ignorati, le indennità non riconosciute,

mentre le famiglie restano senza reddito", sottolinea il NurSind, che ha assunto un ruolo di presidio costante e determinato.

La scelta del sindacato delle professioni infermieristiche è netta: trasformare il disagio in azione strutturata, portando la vertenza sui tavoli istituzionali, chiamando in causa la responsabilità della committenza pubblica e pretendendo trasparenza sull’utilizzo delle risorse destinate al servizio 118. Non solo stipendi: in gioco ci sono turnazioni, sicurezza, dignità professionale e rispetto delle regole.

"Non accetteremo che il peso delle inefficienze venga scaricato su infermieri e autisti soccorritori.
Il lavoro povero in sanità è una contraddizione che non può più essere tollerata",
rimarca il NurSind, ribadendo che la legalità contrattuale è parte integrante della qualità dell’assistenza.

In questo scenario, il sindacato infermieristico si conferma argine e voce di una sanità che non vuole rassegnarsi. Perché difendere il CCNL, oggi, significa difendere anche la sicurezza dei cittadini domani. E perché senza diritti non c’è emergenza che tenga.