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Mancano infermieri: 2000 euro di ricompensa a chi porta i colleghi al colloquio. Ecco dove

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/10/2021 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

“Porta in Maugeri professionisti di talento. Medici e infermieri potranno costruire la loro carriera e tu avrai un riconoscimento”.

E’ questo il grande manifesto che campeggia a Pavia, nel quale l’IRCCS Maugeri di Pavia ha rivolto un invito al suo personale sanitario, sollecitandoli a segnalare potenziali candidature di medici ed infermieri. Un invito accompagnato da una ricompensa economica, che sarà corrisposto in caso poi di assunzione una volta superato il periodo di prova: 4000 euro lordi a chi segnala un medico, 2000 per un infermiere, un terapista o un tecnico sanitario.

L’appello al limite del paradosso è il segnale dell’impossibilità di reperire infermieri e medici sul mercato.

Sulla questione, sulle pagine de la Provincia pavese, è intervenuto il Presidente dell’Ordine di Pavia, Michele Borri- Superata la pandemia il nostro territorio è chiamato ora ad affrontare una nuova emergenza, di tipo organizzativo, che sta mettendo nuovamente in crisi il Sistema Salute, ossia la carenza di personale infermieristico, con particolare riferimento all’ambito delle RSA e delle altre strutture socio-sanitarie della provincia di Pavia. Da mesi, non passa giorno senza che l’Ordine delle Professioni Infermieristiche riceva una richiesta di aiuto da parte delle stesse strutture, alla ricerca di infermieri da inserire nell'organico per poter proseguire la propria attività».

Prosegue Borri – è necessario creare al più presto un'offerta specialistica attualmente inesistente, tra tutte le soluzioni prospettabili, quella più facilmente attuabile e senza alcun onere economico imputabile alle finanze pubbliche, è il superamento del vincolo di esclusività, che oggi lega l'Infermiere nel rapporto di lavoro con il servizio sanitario pubblico, unita alla possibilità di prevedere l’esercizio libero professionale nelle strutture socio sanitarie». Ciò permetterebbe – assicura ancora il presidente dell’Opi di Pavia – in brevissimo tempo, di immettere sul mercato centinaia di professionisti.