Tassa iscrizione Ordine. No al rimborso a carico della PA se non previsto dal contratto
Se non previsto dai relativi contratti, l’onere della tassa di iscrizione all’Ordine, non può essere a carico della pubblica amministrazione, ma il costo rimane a carico personale.
L'iscrizione all'albo, infatti, è prevista dalle leggi professionali in via generale e astratta, quale condizione per l'esercizio di attività professionali regolamentate dalla legge cui il professionista aderisce in virtù di una scelta individuale, per garantirsi la possibilità di svolgere professionalmente un'attività lavorativa di tipo intellettuale anche nei confronti della pubblica amministrazione.
È quanto chiarito dal Dipartimento della Funzione pubblica, con un parere reso al Maeci e al Mef, relativamente a ingegneri ed architetti, evidenziando che tale versamento sia da considerarsi di carattere strettamente personale anche quando l'iscrizione risulti necessaria per lo svolgimento dell'attività nei confronti dell'Amministrazione di dipendenza.
Per il Dipartimento della funzione pubblica, se non previsto dai contratti, la tassa dell’Ordine, non può essere rimborsata dalla PA.
Impedisce il riconoscimento dell'onere di rimborso della tassa di iscrizione l'articolo 2, comma 3, del Dlgs 165/2001, salvo specifiche eccezioni/deroghe previste dagli stessi contratti collettivi. Sovviene, ad esempio, l'articolo 84 lettera L, del contratto Area Funzioni Centrali 9 marzo 2018 triennio 2016-2018 che prevede il rimborso della tassa dell’Ordine tra le materie di contrattazione integrativa: destinazione di risorse stabili del fondo per il trattamento accessorio dei professionisti al rimborso della quota annuale di iscrizione agli albi professionali, secondo la disciplina dell’art. 106.
Art. 106 Iscrizione agli albi professionali : Nei casi in cui l’iscrizione negli elenchi speciali di determinati albi professionali sia richiesta come requisito per l’esercizio delle attività del professionista, questi cura tutti gli adempimenti necessari per il periodico rinnovo dell’iscrizione stessa, assumendosi anche il pagamento della quota annuale a tal fine prevista.
La contrattazione integrativa può prevedere la rimborsabilità della quota annuale di iscrizione agli albi professionali con oneri a carico delle risorse del fondo per il trattamento accessorio dei professionisti.
Il Sole24ore