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Infermiere lede nervo durante prelievo: denunciato per lesioni colpose. Linee guida per evitarlo

E’ stato denunciato per lesioni colpose, un infermiere milanese che, nel tentativo, più volte ripetuto, di prelevare il campione di sangue inserendo l’ago nella piega dell’avambraccio sinistro senza mai raggiungere lo scopo, ha leso il nervo del paziente, a cui stava praticando un prelievo venoso periferico.

Non è raro, che agli infermieri, venga richiesto il risarcimento per diversi tipi di danno arrecati al paziente, mentre si esegue un prelievo venoso periferico, le cui conseguenze vanno dall’ematoma alla lesione dei nervi.

Secondo il report Promesa nella sua analisi relativa ai sinistri all’anno 2016 e primo semestre 2017, conferma “ipotesi di richieste di risarcimento relative a svariati tipi di danno quali, ad esempio, prelievo ematico che determina il sorgere di ematomi, con l’avvio di procedimenti penali per lesioni personali.

 

Prelievo ematico difficile, le Linee Guida JNI

 Le linee guida contenute nel Journal of Nursing Infusion (2016), forniscono indicazioni in caso di prelievi difficoltosi:

  • Evitare la venipuntura di arti superiori affetti da linfedema o la cui circolazione può essere compromessa a causa di radioterapia locale, paralisi o emiparesi di origine centrale
  • Se possibile, nei pazienti già portatori di fistola arterovenosa o protesi arterovenose o ad esse candidati, eseguire venipunture per prelievi soltanto sul dorso della mano
  • Evitare la venipuntura per prelievi su un arto superiore dal lato della dissezione di linfonodi ascellari
  • Eseguire la venipuntura per prelievo, mediante aghi metallici retti o con alette (c.d. butterfly), preferendo le vene della fossa antecubitale
  • Eseguire l’antisepsi cutanea prima della venipuntura, utilizzando l’alcool al 70%, la clorexidina >0,5% in soluzione alcolica, la tintura di iodio e lo iodopovidone.

 

Per migliorare la procedura del prelievo:

  • Evitare di serrare stretto il pugno o di aprirlo e chiuderlo ripetutamente, poiché ciò potrebbe comportare il rischio di pseudo iperpotassiemia
  • Evitare di accanirsi con l’ago all’interno del sito di prelievo

In caso di fallimento al primo tentativo:

  • Avanzare o arretrare cautamente l’ago
  • Sostituire la provetta
  • Estrarre l’ago e ritentare se l’esito è ancora negativo
  • Dopo 2 tentativi falliti, se possibile, affidare la procedura ad altro operatore
  • Rilasciare immediatamente il laccio non appena il sangue inizia a fluire nella provetta di raccolta.
  • Nei neonati, la venipuntura per prelievo deve essere eseguita da un operatore specificamente esperto; la tecnica di prelievo mediante puntura del tallone va evitata poiché troppo dolorosa.