Centaurus, la nuova variante Covid: infetta in pochi minuti. Cambiano i tempi di incubazione
“Bastano pochissimi minuti a contatto con una persona infetta per contagiarsi con Centaurus, mentre per essere contagiato da BA.2 i tempi erano molto più lunghi, anche un’ora”. Lo sottolinea alla Dire il professore Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata.
Mutazioni e trasmissibilità
La nuova sottovariante Covid di Omicron è arrivata in Italia e presto sarà predominante. Scoperta in India ai primi di maggio, sta preoccupando per la sua elevata trasmissibilità. Secondo gli esperti della banca dati internazionale NextStrain, infatti, potrebbe essere 13 volte più veloce nel diffondersi rispetto a BA.5, questo per l’elevato numero di mutazioni: BA.2.75 ha 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. Tra queste, 8 si trovano nella proteina Spike (BA.5 ne ha 3). In particolare, differisce rispetto a BA.2 per due mutazioni chiave: G446S e R493Q, rendendola particolarmente abile a beffare il sistema immunitario, nonostante, al momento, resti solida la protezione che i vaccini offrono, alla malattia severa.
Sintomi e tempi di incubazione
I tempi di trasmissione dell’infezione si sono accorciati molto, proprio a causa dell’alta trasmissibilità . A ridursi sono anche i tempi di incubazione, pari a 24-48 ore per Centaurus. Diversamente con Delta e con Alfa i tempi di incubazione erano di circa cinque giorni, mentre con Omicron si sono ridotti a due.
Naso chiuso, tosse secca, forte fatica e sudorazione notturna, sono i sintomi più comuni di "Centaurus". La nuova variante si riconosce prestando attenzione a mal di gola, naso chiuso, tosse secca e forte stanchezza al mattino, anche dopo una buona notte di sonno: questo è quanto segnalano gli scenziati dello studio inglese "Zoe Covid". Ma non solo: sono stati segnalati, da coloro che hanno contratto il virus nelle ultime settimane, anche sintomi quali sudorazioni notturne e mal di testa. Ritornano a volte ache i sintomi delle versioni precedenti di Omicron, ovvero raffreddore, febbre e dolori muscolari.