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Arresto cardiaco in palestra, il NurSind chiede uno stop alle polemiche sugli infermieri

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La Redazione
Pubblicato il: 02/01/2023 vai ai commenti

NurSind dal territorioToscana

Il referente del sindacato: più sicurezza con l’aumento delle ambulanze infermieristiche  “La centrale del 118 ha svolto un ruolo fondamentale, fornendo istruzioni precise”

 

Prato, 30 dicembre 2022. Polemiche per presunte inefficienze nel sistema di emergenza-urgenza, che si sarebbero verificate il 24 dicembre in occasione dell’arresto cardiaco di un giovane che stava giocando a basket in una palestra nel comune di Cantagallo. Sul caso interviene Paolo Porta, referente del 118/112 per il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche.

“Voglio anzitutto portare da parte degli infermieri un messaggio di vicinanza al ragazzo colpito da arresto cardiaco e alla sua famiglia - scrive Porta -. Credo che utilizzare una simile tragedia per criticare il sistema di emergenza-urgenza al fine di far valere le proprie opinioni, per altro errate, sia offensivo e strumentale”. Attraverso Porta, il NurSind intende rispondere alle affermazioni riportate a mezzo stampa da Fabio Baldi, referente del Centro per i diritti del malato, che ha parlato di qualità di assistenza peggiore in caso di interventi d’emergenza-urgenza portati avanti da un’infermiere, invece da un medico. “Ai cittadini - le parole di Porta - posso dire che gli infermieri del 118 sono in grado di offrire assistenza autonoma in caso di bisogno. Il sistema di emergenza-urgenza è regolamentato da apposita normativa e prevede che l’infermiere a bordo delle ambulanze possa, per legge e tramite protocolli condivisi con il direttore del 118 e la Regione, prestare assistenza e trattamento nelle situazioni di emergenza-urgenza, integrandosi se necessario con il soccorso medico”.

“L’infermiere che presta servizio al 118 - prosegue - è un professionista laureato, in formazione continua mediante master, corsi e aggiornamenti riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Nei territori dove opera da anni è visto dalla popolazione come un punto di riferimento. Voglio quindi rassicurare i cittadini sul fatto che gli infermieri che lavorano sulle ambulanze sono assolutamente in grado di gestire le situazioni d’emergenza-urgenza e di dare risposte assistenziali affidabili. E’ bene ripetere ancora una volta che l’infermiere del 118 non sostituisce il medico, ma lavora con modalità diverse attraverso segni e sintomi che portano a un'applicazione terapeutica concordata da protocolli atti alla sopravvivenza della persona. Posso quindi affermare che l’aumento delle ambulanze infermieristiche è di fatto una garanzia per la cittadinanza e che, vista l’alta specializzazione del personale infermieristico a bordo delle ambulanze e la continua interazione-integrazione durante l’attività con il supporto medico, le modifiche attualmente in corso nell’assetto territoriale dell’emergenza-urgenza dell’area pratese non pregiudicano in alcun modo la salute dei cittadini. A mio avviso, e per quanto di mia conoscenza, la centrale operativa del 118 ha svolto un ruolo determinante, fornendo istruzioni precise prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso sul luogo dell’evento. Peraltro voglio sottolineare che nel caso di Cantagallo l’ambulanza ‘India’, ovvero quella con a bordo l’infermiere, non era presente. Ecco perché non posso che essere profondamente dispiaciuto nel veder strumentalizzare certi eventi per sterili polemiche”.