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Spettacolo teatrale gratis agli infermieri per migliorare benessere dipendenti. Panem et circenses?

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 16/01/2023

Punto di VistaSardegnaSatira

Panem et circenses verrebbe da dire se non fosse che abbiamo troppo rispetto per i commissari che compongono il Comitato Unico di Garanzia (CUG) che spendono gratuitamente il loro tempo all’interno di questo organismo obbligatorio.

Ci sia concessa un po’ di ironia quindi alla lettura della notizia per cui i dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari potranno assistere gratuitamente ad uno spettacolo teatrale che andrà in scena  al cinema teatro Astra: la madre, di Grazia Deledda, messa in scena dalla Compagnia Teatro Sassari.

L’iniziativa, si legge sul sito di Aou, “promossa dal comitato, rientra nel Piano triennale di azioni positive, al punto 3 delle attività dedicate alla Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in ambito aziendale. L’obiettivo, infatti, è quello di agevolare e preservare il benessere dei dipendenti attraverso politiche tese a creare un migliore equilibrio tra la sfera lavorativa e quella familiare e personale. E ancora, si punta a migliorare il senso di appartenenza e il vivere insieme dei diversi generi, attraverso attività comuni e condivise”.

Come la partecipazione allo spettacolo dovrebbe contribuire al raggiungimento degli obbiettivi posti è un esercizio di cui non conosciamo le regole, posto che l’evento è unico e potranno andarci solo i dipendenti liberi dal lavoro, cioè sostanzialmente gli amministrativi e i pochi che non fanno il turno del pomeriggio e che il giorno dopo sono di riposo. Gli altri dovranno continuare a cercare formule private per “creare un migliore equilibrio tra la sfera lavorativa e quella familiare e personale”.

Pare che l’iniziativa sia stata fortemente voluta per far conoscere ai dipendenti l’esistenza di questo organismo che sembrerebbe essere sconosciuto ai più. E d’altronde non è nemmeno ben chiaro quando e perché un dipendente dovrebbe chiamarlo in causa. Si perché sulla carta, il comitato ha un ruolo ben definito ma nella pratica la cosa sembrerebbe meno certa. Per esempio, in Aou SS non si applica il regolamento sulla mobilità da sempre, cosa che in qualche caso lede certamente opportunità di carriera per esempio. Sarebbe questo un caso in cui il dipendente può rivolgersi al cug?

Sulla pertinenza col tema dello spettacolo tratto dal romanzo della Deledda che narra del drammatico amore tra un prete e una giovinetta, non avanziamo ipotesi salvo constatare che la vicenda si svolge in un paesino della Sardegna; come la messa in scena dovrebbe migliorare l’equilibrio tra sfera familiare e lavorativa forse lo scopriremo all’uscita del teatro.

Attenzione, siamo favorevoli a qualsiasi forma di aggregazione e plaudiamo all’iniziativa comunque e ne auspichiamo la massiccia partecipazione. Quello che rimane fumoso è in che misura dovrebbe o potrebbe migliorare la condizione dei lavoratori anche quando tutti conosceranno l’esistenza del comitato. Per questo, con fiducia, si attendono sviluppi ed anzi, invitiamo presidente, commissari e azienda a fare uno sforzo comunicativo maggiore per farne comprendere davvero utilità, funzionamento e reale impatto sulla vita lavorativa dei dipendenti, dei turnisti in particolar modo.

L’ironia dicevamo, ingrediente di cui la socialità sassarese è fortemente impregnata, ci porta a ricordare che “l'espressione Panem et Circenses alludeva ad un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico; un vero strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse, che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo (wp)”.

Un’elargizione di panem forse sarebbe stata più gradita in questo tempo gramo. Come dite? Per quello c’era l’ultimo passaggio di fascia? Ho capito, mi faccio una birretta.

 

Andrea Tirotto