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Contratto Sanità, Zangrillo: nuovi aumenti e in autunno via al rinnovo 2025–2027

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 24/06/2025

Contratto Nazionale

 Oltre 600mila lavoratori coinvolti. Tutele rafforzate per il personale esposto a rischi e aggressioni. 

“È un contratto importante, sia da un punto di vista salariale che normativo”. Così il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo definisce il nuovo contratto preliminare per il comparto Sanità, firmato nei giorni scorsi e destinato a quasi 600 mila professionisti, tra infermieri, tecnici sanitari, operatori e amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale.

La novità più rilevante è l’aumento medio del 7% degli stipendi, con punte che arrivano fino a 520 euro mensili per il personale impegnato nei Pronto Soccorso. Una misura che rappresenta un importante passo avanti sul piano del riconoscimento economico per chi ogni giorno lavora in contesti di emergenza e grande pressione.

Oltre agli incrementi retributivi, il contratto introduce nuove tutele per la sicurezza del personale sanitario. Il Ministro ha evidenziato la particolare attenzione rivolta al personale di Pronto Soccorso, troppo spesso vittima di aggressioni: “Il nuovo contratto prevede il patrocinio legale gratuito, la possibilità per le aziende di costituirsi parte civile e un supporto psicologico mirato”. Misure richieste da tutte le sigle sindacali, anche da quelle che non hanno firmato l’accordo, come Cgil e Uil, la cui posizione Zangrillo ha definito “incomprensibile” e “più politica che sindacale”.

Con questa firma, si chiude un capitolo ma se ne apre subito un altro: lo stesso Ministro ha annunciato che in autunno partiranno le trattative per il rinnovo del prossimo CCNL del comparto Sanità, quello relativo al triennio 2025–2027. Un passaggio fondamentale, soprattutto in un momento in cui si avverte l’urgenza di valorizzare concretamente le professioni sanitarie.

“Daremo continuità al lavoro avviato. Il nostro obiettivo è arrivare al nuovo contratto con un confronto aperto e costruttivo” – ha dichiarato Zangrillo – “per rafforzare il sistema sanitario pubblico e garantire dignità e riconoscimento a chi lo sostiene ogni giorno”.