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Melorio, sanità ferma al primo soccorso. NurSind: serve una vera rete ospedaliera

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 15/07/2025

CampaniaNurSind dal territorio

Il NurSind Campania denuncia: “Solo un ambulatorio al Melorio, il nuovo ospedale resta un annuncio”

Santa Maria Capua Vetere (CE) – Mentre resta ancora sulla carta il progetto del nuovo ospedale, al "Melorio" si continua a garantire solo un presidio di primo soccorso. A lanciare l’allarme è Antonio Eliseo, segretario regionale del NurSind Campania, che non nasconde le proprie preoccupazioni sulla gestione della sanità nell’area casertana.

"Il Melorio – dichiara Eliseo – è uno di quegli ospedali che potrebbero fare molto di più, se organizzato al meglio delle sue possibilità. Invece ci troviamo di fronte a una struttura che non riesce neppure a garantire un vero pronto soccorso: si tratta soltanto di un ambulatorio".

Il cambio al vertice dell’Asl di Caserta, previsto per inizio agosto, potrebbe rappresentare un’opportunità di svolta. Con l’uscita del direttore generale Amedeo Blasotti e l’ingresso di Carmine Ferrante, il NurSind auspica una revisione dell’attuale piano ospedaliero-assistenziale.

"Oggi nell’intera Asl – continua Eliseo – sono previsti solo 600 posti letto. Eppure, il precedente atto di programmazione politica ne stimava 1080. Su quel numero sono stati costruiti tutti gli incarichi dirigenziali. È tempo di rimettere ordine".

La visita del presidente della Regione Vincenzo De Luca, atteso oggi a Caserta per l’inaugurazione del nuovo blocco operatorio, non basta a rassicurare i professionisti del settore. "Continuiamo a pagare il prezzo di una pianificazione sbagliata – accusa Eliseo – e di una classe dirigente troppo legata alla politica. Servono manager che conoscano i bisogni del territorio e sappiano chi fa cosa. Siamo ancora all’anno zero".

Intanto, a gennaio la direzione generale dell’Asl ha approvato il "Documento di indirizzo alla progettazione" per il nuovo ospedale di Capua–Santa Maria Capua Vetere, previsto in via Galatina. Il progetto, dal valore complessivo di 92 milioni di euro, dovrebbe servire un bacino di 150.000 residenti e prevede una struttura moderna da 174 posti letto, tra cui:

  • 20 per chirurgia generale

  • 10 per cardiologia

  • 4 per UTIC

  • 20 per medicina generale

  • 20 per ortopedia e traumatologia

  • 4 per terapia intensiva

  • 2 per terapia subintensiva

  • 4 per gastroenterologia

  • 10 per pneumologia

  • 32 per riabilitazione

  • 28 per lungodegenza

  • 20 per sanità penitenziaria

Il cronoprogramma prevede 360 giorni per la progettazione, 180 per l’affidamento dei lavori e quasi 4 anni per l’esecuzione. A seguire, serviranno altri 6 mesi per l’attivazione della struttura.

Ma mentre si attende il futuro, il presente resta fermo a un ambulatorio d’urgenza. Per il NurSind è tempo di scelte coraggiose, a partire da una nuova governance della sanità campana.