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Linee Guida Europee per la rianimazione 2025: cambia la catena della sopravvivenza

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/11/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

Più prevenzione, più formazione, più attenzione al paziente anche dopo l’emergenza: le nuove Linee Guida europee sulla rianimazione rivoluzionano il modo di affrontare l’arresto cardiaco. Ecco perché ci riguardano tutti.

 

Ogni anno in Europa, decine di migliaia di persone cadono a terra, all’improvviso, colpite da un arresto cardiaco. Spesso succede davanti ad altri, che però non sempre sanno cosa fare. Pochi minuti fanno la differenza tra la vita e la morte. O tra la vita e un danno cerebrale permanente.

Da qui parte la rivoluzione lanciata dall’European Resuscitation Council con le nuove Linee Guida ERC 2025. Un documento monumentale, frutto di anni di lavoro, che riscrive da cima a fondo il modo in cui dovremmo pensare – e praticare – la rianimazione cardiopolmonare.

Non basta salvare il cuore: serve salvare la persona

Le nuove linee guida non si limitano a spiegare come fare un massaggio cardiaco o usare un defibrillatore. Vanno molto oltre. Cambia l’intera filosofia: rianimare non è solo far ripartire un cuore, è prendersi cura dell’intero percorso di sopravvivenza, prima, durante e dopo l’arresto.

La storica “catena della sopravvivenza”, che da vent’anni rappresenta le quattro fasi chiave dell’intervento, è stata aggiornata. Ora parte dalla prevenzione, integra rianimazione e defibrillazione in un’unica azione, prosegue con le cure avanzate e si conclude con il recupero del paziente nella società.

“Salvare una vita non finisce con il battito che riprende. Inizia da lì. Bisogna aiutare la persona a tornare a vivere davvero”, spiegano gli autori.

I numeri dell’arresto cardiaco in Europa

Le statistiche europee tracciano una realtà a due facce:

  • 58% dei cittadini assiste una vittima di arresto cardiaco con il massaggio cardiaco.

  • Ma la sopravvivenza media resta sotto l’8%.

  • In alcuni Paesi, dove i sistemi funzionano meglio, si arriva al 35%.

  • Solo 1 sopravvissuto su 10 riceve riabilitazione cerebrale dopo l’ospedale.

La situazione varia enormemente da Paese a Paese, e anche all’interno delle singole nazioni. Non tutti hanno accesso a defibrillatori, personale formato, servizi di emergenza rapidi. Le linee guida cercano di colmare questi divari.

Tre gesti per salvare una vita

Le nuove linee guida semplificano al massimo l’intervento per i cittadini comuni. Tre passaggi, sempre gli stessi:

1. CHIAMA subito i soccorsi.
2. COMPRIMI il torace con forza e ritmo.
3. DEFIBRILLA, se c’è un dispositivo disponibile.

Non serve essere medici. Non serve una formazione complessa. Serve agire, senza perdere tempo. I centralini di emergenza sono pronti a guidare anche chi è nel panico.

Le novità cliniche per chi lavora in sanità

Per i soccorritori e gli operatori sanitari, le ERC Guidelines 2025 portano aggiornamenti importanti:

  • Uso dell’adrenalina anticipato nei casi con ritmo non defibrillabile.

  • Sedazione nei pazienti coscienti durante la RCP, una condizione rara ma sempre più documentata.

  • Attenzione alla posizione corretta dei defibrillatori e delle placche, anche in presenza di pacemaker o defibrillatori impiantabili.

  • Nuove strategie per la terminazione etica delle manovre, bilanciando efficacia, dignità e contesto.

 

1. Basic Life Support (BLS)

  • Tre passi salvavita: Call – CPR – AED.

  • RCP solo compressioni per i non addestrati.

  • Enfasi sul riconoscimento dell’arresto (respiro agonico, gasping).

  • Introduzione dell’algoritmo aggiornato ERC 2025.

  • Promozione dell’uso dell’AED da parte di tutti.

2. Advanced Life Support (ALS)

  • Adrenalina: precoce nei ritmi non defibrillabili, dopo il terzo shock nei defibrillabili.

  • Amiodarone: 300 mg dopo 3 shock, 150 mg dopo 5 shock.

  • Enfasi sulla rapida defibrillazione, compressioni di alta qualità, minimizzazione delle pause.

  • Gestione avanzata delle vie aeree: preferenza per l’i-gel, uso della capnografia.

  • Utilizzo prudente di AI, tecnologie di imaging e sistemi fisiologici guida (pressione diastolica ≥30 mmHg, ETCO2 ≥25 mmHg).

  • Inserimento della gestione della CPR-induced consciousness.

I bambini salvano vite. Letteralmente.

Un punto chiave: insegnare il massaggio cardiaco ai bambini. Secondo la campagna “Kids Save Lives”, tutti gli alunni dovrebbero imparare a fare RCP già a 10 anni. Le evidenze mostrano che chi impara da piccolo non dimentica. E può salvare genitori, nonni, amici.

Le linee guida chiedono che la rianimazione cardiaca diventi materia scolastica obbligatoria, con supporto da parte di governi, ministeri e associazioni locali.

Low-resource, high-impact

Non tutti gli ospedali o le ambulanze europee sono uguali. Alcune operano in aree remote o con poche risorse: montagne, isole, periferie rurali. Le nuove linee guida prevedono indicazioni pratiche per questi contesti, suggerendo un uso mirato dei mezzi disponibili, una maggiore enfasi sulla prevenzione e sulle competenze di base.

Anche contesti “normali” possono diventare improvvisamente fragili: bastano una guerra, una pandemia o un blackout prolungato. Per questo le raccomandazioni prevedono piani adattabili e scalabili.

La rianimazione diventa anche politica pubblica

Un altro punto forte: le Linee Guida chiedono ai governi di fare la loro parte. Come?

  • Leggi che rendano obbligatoria la formazione al massaggio cardiaco nelle scuole e nelle patenti.

  • Investimenti per defibrillatori accessibili e geolocalizzati.

  • Campagne nazionali per insegnare a tutta la popolazione cosa fare.

E dopo la sopravvivenza, che succede?

Una delle vere novità è il quarto anello della catena: il recupero.

I dati mostrano che molti sopravvissuti vivono con ansia, disturbi cognitivi, difficoltà motorie, e spesso sono abbandonati dopo la dimissione. Le nuove linee guida raccomandano percorsi di riabilitazione cardiaca e neurologica, e il coinvolgimento dei familiari, chiamati ora “co-survivor”.

Perché salvare un cuore non è solo una questione tecnica. È anche, e soprattutto, una questione umana.

Il messaggio finale? Agisci. Non aspettare.

Le nuove Linee Guida 2025 saranno gratuite, disponibili online e tradotte in più lingue. Molti Paesi europei stanno già aggiornando i propri corsi per operatori e cittadini.

Per tutti vale una regola semplice: in caso di dubbio, agisci. È sempre meglio intervenire, anche in modo imperfetto, che restare fermi.

 

da: https://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572(25)00282-5/fulltext