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Pronto soccorso di Terni, due aggressioni in poche ore: infermieri feriti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 04/09/2025

NurSind dal territorioUmbria

04/09/2025

Due episodi ravvicinati: una 19enne e un 16enne contro il personale sanitario. Il NurSind chiede presidi fissi delle forze dell’ordine e misure concrete di sicurezza.


TERNI
– Ancora violenze nei pronto soccorso italiani. Questa volta all’ospedale Santa Maria di Terni, dove nel giro di poche ore si sono verificati due gravi episodi che hanno visto come vittime gli infermieri.

Il primo episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Una giovane di 19 anni, arrivata al pronto soccorso in evidente stato di alterazione psicomotoria dopo una caduta e una grave ebbrezza alcolica, ha aggredito gli operatori che cercavano di assisterla. Calci, pugni, graffi e persino un morso a un dito hanno costretto tre infermieri a ricorrere a cure mediche: uno di loro ha riportato la parziale perdita dell’unghia. La ragazza, risultata positiva ad alcol, cannabinoidi e benzodiazepine, è stata arrestata dai carabinieri per lesioni personali ai danni di personale sanitario.

Il secondo episodio si è verificato poche ore dopo, nella notte tra martedì e mercoledì. Questa volta a seminare il panico è stato un sedicenne, già noto alle forze dell’ordine, che ha inveito contro i genitori e contro il personale sanitario, arrivando a minacciare di morte gli infermieri e a distruggere una vetrata del pronto soccorso. Solo l’intervento della polizia ha permesso di riportare la calma.

Episodi che non possono più essere considerati casi isolati. Già a giugno, all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, si erano registrati analoghi atti di violenza.

La denuncia del NurSind

A intervenire è stato il segretario territoriale del NurSind di Terni, Paolo Scaramuccia, che chiede presidi fissi delle forze dell’ordine nei pronto soccorso, sistemi di allarme e percorsi specifici di gestione dei pazienti aggressivi.

“Non possiamo continuare a lavorare in condizioni di paura. La carenza di personale aumenta la tensione e rende più difficile affrontare situazioni critiche come queste”, ha denunciato Scaramuccia.

Il sindacato degli infermieri sottolinea che la violenza contro il personale sanitario è ormai una vera e propria emergenza nazionale e che senza misure immediate la situazione rischia di degenerare ulteriormente.