Sanità varesina, il NurSind lancia l’allarme: carenze, contratto e clima da ricostruire
Il sindacato degli infermieri espone le urgenze: personale, contratto, logistica e clima interno.
Varese – A Villa Tamagno, il nuovo Direttore Generale Mauro Moreno ha incontrato per la prima volta la RSU e i rappresentanti sindacali, tra cui il NurSind, il sindacato degli infermieri. Un incontro atteso, che ha segnato l’inizio ufficiale del suo mandato, avviato a ridosso di Ferragosto.
Il discorso del direttore, pur rispettoso e istituzionale, ha ricordato quelli già pronunciati dai suoi predecessori. Un equilibrio formale che, secondo il NurSind, non poteva essere diverso, ma che lascia spazio alla speranza di un impegno concreto per affrontare le criticità che da tempo affliggono il sistema sanitario locale.
"Crediamo nella volontà di voler affrontare le criticità, ma dobbiamo purtroppo constatare che il direttore ha rilevato un’eredità alquanto complessa" – ha dichiarato Vito Antonucci, della segreteria NurSind Varese. Il sindacato ha sottolineato come la difficoltà nel reperire figure sanitarie, in particolare infermieri, sia solo uno dei nodi da sciogliere. A questo si aggiunge la necessità di lavorare sull’applicazione del nuovo contratto, che verrà firmato a breve, senza dimenticare le problematiche ancora aperte legate a quello attualmente in vigore: straordinari, pronte disponibilità e indennità che continuano a generare tensioni e disagi.
Il NurSind ha inoltre evidenziato le gravi carenze logistiche dell’azienda, con difficoltà nel reperire materiali e nel garantire il rispetto dei minimi di sciopero. A queste si somma l’assenza totale di misure di welfare aziendale, un vuoto che pesa soprattutto sui turnisti. Nei presidi del Circolo, Ponte e CDC di viale M. Rosa, il problema cronico dei parcheggi rappresenta un ostacolo quotidiano per infermieri e ostetriche, costretti a soluzioni improvvisate e spesso penalizzanti.
"Da molti anni, specie con l’innalzamento dell’età lavorativa, gli infermieri chiedono di poter sperimentare nuovi modelli di turnistica, magari con notte singola e turno ciclico" – ha aggiunto Antonucci – "invece ancora troppo spesso dobbiamo evidenziare la difficoltà per queste figure ad accedere a misure come il part-time".
Infine, ma non meno importante, il NurSind ha posto l’accento sulla necessità di intervenire sul clima organizzativo nei setting lavorativi. Un ambiente sano, collaborativo e rispettoso è la base per garantire qualità assistenziale e benessere professionale.
"Fiduciosi nell’impegno che vorrà mostrare, gli infermieri saranno grati e, magari, non cercheranno aziende alternative" – ha concluso Antonucci, lanciando un appello diretto al nuovo direttore.
L’incontro del 9 settembre non è stato solo un saluto formale, ma l’occasione per mettere sul tavolo le urgenze di una categoria che chiede ascolto, rispetto e soluzioni. Ora la palla passa alla direzione: il tempo delle promesse è finito, servono risposte.