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Ostacolato il diritto di sciopero: il Tribunale dà ragione al NurSind e condanna l’Asp di Catania

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/09/2025

NurSind dal territorioSicilia

18 settembre 2025

Il Tribunale di Caltagirone riconosce la condotta antisindacale: una sentenza che tutela lavoratori e libertà sindacale.

Il NurSind segna un’altra vittoria in difesa dei diritti dei professionisti sanitari.

Il Tribunale del Lavoro di Caltagirone ha emesso una sentenza storica: l’Asp di Catania è stata condannata per condotta antisindacale in relazione allo sciopero del 30 giugno 2021. A promuovere l’azione legale è stato il sindacato NurSind, rappresentato dall’avvocato Domenico De Angelis, che ha denunciato la mancata comunicazione da parte dell’azienda sanitaria delle liste del personale esentato, necessarie per garantire i servizi essenziali.

Secondo la giudice Cinzia Cicero, l’Asp ha “ostacolato il diritto di sciopero” e compromesso l’attività del Nursind, violando gli accordi quadro nazionali. La sentenza obbliga l’azienda a rifondere le spese legali, sancendo un principio fondamentale: il rispetto della libertà sindacale non è negoziabile.

Il segretario territoriale e vice segretario nazionale Salvatore Vaccaro ha commentato con forza:

“La vittoria in tribunale contro l’Asp di Catania è un risultato di enorme importanza per il NurSind e per tutti i lavoratori che rappresentiamo. Il giudice ha ristabilito la legalità, dimostrando che nessuno può calpestare la libertà sindacale. Il NurSind continuerà a battersi per la tutela dei diritti dei professionisti sanitari.”

Anche l’avvocato De Angelis ha sottolineato il valore giuridico della decisione:

“Questa sentenza è un punto di riferimento per la giurisprudenza in materia di diritto del lavoro. Questa decisione non solo condanna l'azione dell'azienda, ma ribadisce l'importanza del ruolo dei sindacati e la necessità che le istituzioni rispettino le normative vigenti.”

Una vittoria che rafforza il ruolo del Nursind come baluardo dei diritti degli infermieri e dei professionisti della sanità pubblica.