Iscriviti alla newsletter

Settimana Mondiale dell’Allattamento: un appello a sostenere un gesto naturale

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 07/10/2025

Contenuti InterprofessionaliProfessione e lavoro

 

La Settimana Mondiale dell’Allattamento è un momento cruciale per ricordare a tutte le donne, in particolare a chi opera nel mondo sanitario come infermiere, quanto l’allattamento materno sia un gesto antico, naturale e fondamentale per la salute della madre, del bambino e della comunità intera. La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) sottolinea con forza il valore di questo gesto e il diritto di ogni donna ad essere sostenuta nel percorso dell’allattamento.

Come affermano le ostetriche Anna Domenica Mignuoli e Cristina Panizza, consigliere della FNOPO, “l’allattamento rappresenta la norma biologica per un neonato e i benefici sono ormai noti. Il latte umano è alimento non solo specie-specifico, ma individuo-specifico, frutto di una selezione millenaria per rispondere alle esigenze nutrizionali, biologiche e psicologiche dei neonati e delle neonate”. Non solo è l’alimento ideale per il neonato, ma “numerose evidenze scientifiche ne confermano i benefici, sia per la salute del bambino che per quella della madre, con effetti positivi nel breve e nel lungo periodo.” Inoltre, la sostituzione non necessaria del latte materno con formule artificiali può portare a rischi seri, quali infezioni, obesità, diabete di tipo 1 e persino sindrome della morte in culla.

Per le madri, “allattare riduce il rischio di tumore al seno e all’ovaio, ipertensione, infarto e protegge dalla depressione post partum,” aggiunge Mignuoli. Da non sottovalutare l’impatto ambientale favorevole: il latte umano è a km 0, senza inquinamento, a differenza delle formule artificiali la cui produzione ha un alto impatto ambientale.

La FNOPO evidenzia il ruolo fondamentale delle ostetriche come “anello fondamentale” nella catena calda di sostegno all’allattamento, dalla promozione in gravidanza al supporto domiciliare e nei consultori. Questo impegno si estende alla formazione continua, con corsi come quello nazionale gratuito ‘Allattamento e genitorialità responsiva’ attivato nel 2024 per rafforzare le competenze professionali.

Cristina Panizza ricorda alle famiglie che “allattare non è sempre semplice e naturale per tutte. Molte madri hanno bisogno di supporto pratico, specialmente nei primi giorni, per imparare l’attacco corretto e una posizione comoda.” Tra gli ostacoli più comuni ci sono credenze errate sul latte “troppo poco o solo acqua” e la disinformazione che complica la situazione, soprattutto “alla prima esperienza”.

Il successo dell’allattamento dipende da una rete di supporto solida, che coinvolge “partner, famiglia e soprattutto un sostegno professionale da parte di ostetriche, pediatri e consulenti IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant)”. I IBCLC sono professionisti specializzati nella gestione clinica dell’allattamento materno e della lattazione umana. Hanno un’alta formazione certificata a livello internazionale che garantisce competenze specifiche per supportare la diade madre-bambino nel percorso dell’allattamento, rispettando le richieste e i desideri delle mamme. Il loro ruolo è quello di informare, sostenere e guidare le donne senza imporre scelte, concordando insieme a loro la migliore strategia per una gestione serena e corretta dell’allattamento, basata sulle evidenze scientifiche. L’IBCLC si occupa di aiutare nelle difficoltà più comuni come problemi di attacco, dolore, ingorghi, e nelle situazioni più complesse come bambini prematuri o con patologie, sempre con un approccio personalizzato e empatico. Questa figura è riconosciuta in ambito sanitario per migliorare gli esiti dell’allattamento, ridurre i costi sanitari e aumentare la soddisfazione delle famiglie supportate.

Anche l’ambiente sociale e culturale è cruciale: “una società che valorizza l’allattamento sostiene le madri, mentre pressioni o giudizi possono metterle in crisi”. Inoltre, “consultori, ospedali, case maternità e politiche pubbliche a favore della maternità sono elementi cruciali per garantire alle donne un allattamento sereno e prolungato”.

Le ostetriche Mignuoli e Panizza offrono tre semplici suggerimenti: “L’allattamento non è solo una scelta individuale, ma un bene comune da proteggere. Garantire alle donne il diritto a essere sostenute nel loro desiderio di allattare significa tutelare la salute delle madri, dei bambini e della comunità intera”.

Sostenere e tutelare l’allattamento materno, coinvolgendo famiglie, comunità e istituzioni in una rete di cura, è indispensabile per il futuro della salute pubblica.

Andrea Tirotto