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Comparto sanità, via libera definitivo al nuovo CCNL: convocati i sindacati per il 27 ottobre

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/10/2025

Contratto Nazionale

 

L’annuncio arriva dal presidente dell’Aran, Antonio Naddeo: la Corte dei Conti ha certificato l’ipotesi di accordo. Ora si attende solo la firma ufficiale.

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Comparto Sanità Pubblica 2022-2024 è pronto a diventare realtà. A confermarlo è il presidente dell’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), Antonio Naddeo, che ha annunciato la certificazione ufficiale da parte della Corte dei Conti. Una tappa fondamentale, che apre la strada alla sottoscrizione definitiva dell’accordo.

“Abbiamo appena ricevuto la notizia da parte della Corte dei Conti della certificazione dell'ipotesi di accordo collettivo nazionale del Comparto Sanità – ha dichiarato Naddeo – e per questo stiamo per far partire le convocazioni alle organizzazioni sindacali per lunedì 27 ottobre alle 14 per sottoscrivere definitivamente il contratto, che potrà così entrare in vigore”.

Una data attesa da tempo, che segna la conclusione di una trattativa complessa e lunga, portata avanti per mesi tra Aran e sindacati. “È un'ottima notizia – ha aggiunto Naddeo – per cui si conclude questa lunga trattativa che abbiamo avuto sul comparto sanità con la firma definitiva lunedì prossimo”.

La convocazione è stata formalmente inviata alle sigle sindacali: l’appuntamento è fissato per il 27 ottobre alle ore 14, presso la sede dell’Aran.

Il nuovo contratto riguarda circa 600mila lavoratrici, lavoratori e professionisti della sanità pubblica italiana, e rappresenta un passo cruciale tanto sul piano normativo quanto su quello economico. Se da un lato si metterà fine al vuoto contrattuale per il triennio 2022-2024, dall’altro si introducono novità che interessano direttamente infermieri, operatori sociosanitari, tecnici sanitari e tutto il personale del SSN.

Il contenuto dell’accordo – che ha già incassato la pre-intesa lo scorso luglio – prevede aumenti salariali, progressioni di carriera, revisione delle classificazioni e valorizzazione delle competenze, aspetti particolarmente richiesti dalle rappresentanze professionali e sindacali.

Per la sanità pubblica, messa a dura prova dalla pandemia e da una carenza cronica di personale, si tratta di una boccata d’ossigeno. Per i professionisti che ogni giorno garantiscono l’assistenza nei reparti, negli ambulatori, nelle strutture territoriali, questo passaggio è anche un segnale di riconoscimento formale e concreto.

Lunedì 27 ottobre sarà quindi una giornata decisiva. Dopo la firma, il contratto aprirà il cantiere alla stagione contrattuale 2025/27.