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Aggressione al carcere di Rossano, il NurSind: Infermieri lasciati soli e senza protezione

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 12/12/2025

CalabriaNurSind dal territorio

Il sindacato infermieristico denuncia una situazione ormai esplosiva: operatori barricati in una stanza per sfuggire a un detenuto in preda alla furia. "Sicurezza inesistente, organici ridotti al minimo. Così non si può più lavorare".

Rossano, 12/12/2025. Un’altra aggressione, un’altra scena di terrore, un’altra dimostrazione che la sanità penitenziaria è ormai abbandonata a se stessa. È durissima la presa di posizione del NurSind Cosenza, che interviene dopo il grave episodio verificatosi alle prime ore del mattino all’interno della Casa Circondariale di Rossano, dove un detenuto, in preda a un violento stato di agitazione, ha trasformato l’area sanitaria in un campo di devastazione.

Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe distrutto i locali dell’infermeria e della medicheria, si sarebbe impossessato autonomamente di farmaci, e avrebbe addirittura costretto gli infermieri a barricarsi in una stanza per evitare l’aggressione diretta. Una scena drammatica durata ore, con la tensione che – riferisce il NurSind – sarebbe rimasta alta fino al primo pomeriggio.

Il sindacato infermieristico rompe il silenzio e prende posizione con una nota durissima: "Esprimiamo ferma condanna per un episodio di violenza gravissimo, che dimostra il totale abbandono nel quale il personale sanitario è costretto a lavorare", si legge nella comunicazione trasmessa alla Direzione generale, sanitaria, amministrativa, al settore delle Risorse Umane e al Risk Management dell’ASP di Cosenza.

La Segreteria provinciale del NurSind sottolinea come questi episodi non possano più essere considerati eccezioni. "È un rischio costante, quotidiano. Chi garantisce assistenza ai detenuti non può essere esposto a simili pericoli", ribadiscono.

Al centro della denuncia c’è un problema che il sindacato reputa ormai strutturale: la gravissima carenza di organico della Polizia Penitenziaria, che rende impossibile un presidio continuo dell’area sanitaria. Senza vigilanza, gli operatori vengono lasciati completamente scoperti. "È una condizione di lavoro inaccettabile – afferma il NurSind – e la situazione di Rossano lo dimostra in maniera lampante".

Da qui la richiesta che il sindacato definisce urgente e non più rinviabile:
"Occorre incrementare immediatamente il personale di Polizia Penitenziaria dedicato all’area sanitaria e garantire un controllo costante. Solo così si possono prevenire nuove aggressioni".

Il NurSind incalza le istituzioni, chiedendo di intervenire con tempestività e responsabilità. A conclusione della nota, il sindacato rilancia con forza un appello che suona come un ultimatum:
"La sicurezza degli operatori sanitari è un diritto e una priorità non negoziabile. Occorre agire subito".