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Contratto pubblico revocato dopo il rinnovo: dura presa di posizione a Casa Sollievo

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/12/2025

NurSind dal territorioPuglia

 

Ampia partecipazione e forte presa di posizione da parte dei lavoratori sanitari di Casa Sollievo della Sofferenza, dove il 10 dicembre 2025 si è svolta un’assemblea sindacale nella salanvegni Mons. R. Ruotolo. All’incontro hanno preso parte operatori iscritti alle sigle NurSind e Nursing Up, ma anche numerosi lavoratori non sindacalizzati, a conferma di un clima di diffusa preoccupazione e attenzione.

Al centro della riunione, la decisione dell’azienda di revocare il CCNL Comparto Sanità Pubblica 2022–2024, rinnovato e firmato lo scorso 27 ottobre 2025. Una scelta che ha suscitato forte contrarietà, soprattutto perché Casa Sollievo della Sofferenza, pur essendo una struttura privata, ha storicamente applicato il contratto del comparto pubblico.

All’assemblea erano presenti le RSA aziendali di NurSind e Nursing Up, il segretario territoriale NurSind Foggia, Giuseppe Giampietro, e l’avvocato del NurSind nazionale, Domenico De Angelis.

La decisione aziendale è stata definita unilaterale, improvvisa e tardiva, arrivata solo dopo la firma del rinnovo contrattuale. I lavoratori presenti hanno espresso all’unanimità il proprio dissenso, formalizzandolo anche attraverso una raccolta firme.

Siamo di fronte a un atto grave e ingiustificato, che rompe una prassi consolidata e colpisce direttamente diritti economici e contrattuali dei lavoratori”, ha dichiarato Giuseppe Giampietro. “Non è accettabile che, dopo anni di applicazione del CCNL pubblico, l’azienda scelga di tirarsi indietro proprio dopo il rinnovo, scaricandone le conseguenze sul personale”.

Nel corso dell’assemblea, i lavoratori hanno conferito mandato ai legali delle due organizzazioni sindacali per il recupero degli arretrati contrattuali e per l’adeguamento delle retribuzioni ai minimi tabellari previsti dal contratto.

Tuteleremo i lavoratori in ogni sede, anche giudiziaria, se necessario”, ha aggiunto Giampietro. “La disdetta del CCNL rappresenta una condotta che riteniamo lesiva delle corrette relazioni sindacali e dei diritti acquisiti. Per questo valuteremo un’azione legale contro l’azienda”.