NurSind Vicenza. La carenza di infermieri sta portando al trasferimento dei servizi alle cooperative
Nursind Vicenza: “Ci attendono due sfide importanti, il rinnovo del Contratto nazionale 2025-2027 e l’attuazione delle deleghe previste dal ddl professioni sanitarie”
Il 2025 è stato un anno di proficui risultati per Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
“L’attività nazionale è stata decisamente intensa – commenta il segretario nazionale Nursind, Andrea Bottega – per l’adempimento di importanti appuntamenti, primo fra tutti la firma del CCNL 2022-2024 e le elezioni RSU, con la misurazione della rappresentatività per il triennio 2025-2027.
La firma del CCNL è stata travagliata, per la ferma contrarietà di alcune sigle al testo finale. Nursind, con senso di responsabilità e coerenza, ha deciso sin dall’inizio di sottoscrivere l’intesa, per dare seguito agli incrementi stipendialie alle modifiche normative contenute nel contratto stesso, anche in vista di una rapida apertura dei tavoli negoziali per il triennio 2025-2027, prevista tra fine gennaio e i primi di febbraio 2026”.
Le elezioni RSU di aprile scorso e la rilevazione degli iscritti hanno sancito un’ulteriore crescita del Sindacato. Nel dettaglio, Nursind ha ottenuto un +0,54% rispetto al triennio 2022-2024 sul fronte delle deleghe e un +0,79% sul fronte dei voti, per un totale di rappresentatività pari all’11,48% (+0,67%), il secondo miglior risultato della rilevazione.
“Il nostro lavoro, però, non si è esaurito qui. Al di là di questi importantissimi appuntamenti – prosegue il segretario Bottega – non abbiamo mai smesso di far sentire la nostra voce, sia nelle sedi istituzionali, attraverso pareri su disegni e proposte di legge in Parlamento e incontri al Ministero del Lavoro e della Salute, sia in piazza.
A luglio scorso, per esempio, abbiamo organizzato un partecipatissimo sit-in per chiedere il rinnovo dei contratti della Sanità privata davanti al Ministero della Salute. Un’iniziativa che si è chiusa proprio con un positivo incontro ministeriale”.
Nursind è attivo anche sul piano internazionale. “Pure quest’anno abbiamo partecipato – conclude il segretario Bottega– all’appuntamento organizzato dalla Global Nurses United, che ha riunito i sindacati infermieristici di 35 Paesi. In quel consesso è stato affrontato il problema mondiale della carenza infermieristica e delle dotazioni organiche, e si è discusso di standard di sicurezza sul lavoro e dell’impegno a sostegno di un sistema democratico che garantisca le cure a tutti i cittadini”.
Il 2025 di Nursind si chiude con un risultato importante per le tasche di moltissimi infermieri, grazie alla battaglia ingaggiata e vinta contro l’Agenzia delle Entrate. Il Sindacato si è impegnato a fondo affinché il Fisco correggesse un errore interpretativo, che avrebbe penalizzato i professionisti che svolgono straordinario in pronta disponibilità.
Provinciale
Nursind sempre primo in classifica. A livello provinciale, la competizione elettorale ha visto ancora una volta primeggiare il Sindacato delle professioni infermieristiche all’interno delle Aziende sanitarie vicentine. Si conferma, infatti, il primo sindacato per voti ricevuti e deleghe assegnate sia all’ULSS 7 Pedemontana che all’ULSS 8 Berica.
“Le relazioni sindacali in entrambe le aziende si possono attualmente considerare costruttive, nel rispetto dei ruoli – commenta il segretario provinciale Nursind, Andrea Gregori – e con la ferma intenzione di vigilare sugli aspetti più critici.
Sono stati firmati gli accordi derivanti dall’integrazione dei fondi della Regione Veneto, che hanno permesso l’innalzamento delle retribuzioni del personale sanitario. Percorsi diversi, ma con un risultato concreto per i lavoratori”.
Nursind Vicenza evidenzia che gli aspetti più preoccupanti riguardano la carenza di personale, sempre più drammatica in tutti gli ambiti che necessitano di infermieri.
“La programmazione futura – prosegue il segretario Gregori – non può non tener conto di questo dato: da qui al 2029 la stima parla, nella migliore delle ipotesi, di una carenza di 3-4.000 infermieri e, nella peggiore, di 7-9.000.
Il ricorso alle società cooperative si sta rivelando fallimentare sotto il profilo della sicurezza degli utenti. I recenti fatti di cronaca di Padova e Belluno sono allarmanti e verranno presidiati dalla nostra Organizzazione sindacale, affinché non si ripetano anche nel Vicentino.
Anche il ricorso a personale con dubbia preparazione ha coinvolto la professione infermieristica, come emerso all’ospedale San Raffaele di Milano. Riteniamo che la Regione Veneto debba garantire cure sicure, attraverso azioni concrete di valorizzazione e attrazione delle professioni”.
Anno di cambiamento, con l’insediamento del nuovo assessore alla Salute, a cui Nursind augura un proficuo lavoro, consapevole che la sfida sarà complessa.
“Siamo già proiettati al 2026 – conclude il segretario Gregori – con due sfide sindacali fondamentali: il rinnovo del Contratto nazionale 2025-2027 e l’attuazione delle deleghe del ddl professioni sanitarie.
La nostra maggiore preoccupazione resta l’assenza di azioni realmente efficaci per contrastare la carenza di infermieri, tema riconosciuto a livello politico e internazionale, ma che diventerà critico con l’apertura delle Case della comunità, senza personale sufficiente”.
di