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Bergamo, HPG23°: Nursind denuncia l'iniquità dei passaggi di fascia

Donato Carraradi
Donato Carrara
Pubblicato il: 10/09/2015

LombardiaNurSind dal territorio

Carissimi colleghi, come avrete già avuto modo di sentire, da quest’anno sarà possibile procedere agli avanzamenti di fascia economica.
Nella nostra azienda, per poter soddisfare tutti i 2628 dipendenti con più di 5 anni di anzianità assegnando loro una fascia, servirebbero 2.200.000 euro. Invece ce ne sono disponibili solo 1.300.000 e quindi occorre fare delle graduatorie che inevitabilmente escludono dei dipendenti.
 
Le graduatorie si fanno sulla base di principi e criteri che andrebbero discussi e condivisi dalla RSU.
I criteri per l'esclusione per il momento prevedono:
chi si trova già al limite delle fasce massime assegnabili (182 dipendenti);
chi non ha almeno 5 anni di anzianità nel SSN (249 dip. );
chi ha maturato assenze superiori ai 200 gg. nell’ultimo biennio 2013/14 (136 dip. );
chi ha ricevuto valutazioni negative considerando il quartile inferiore al 75% (60 dip.);
chi ha ricevuto un procedimento disciplinare superiore alla censura (16 dip.)
 
Stabilito chi rimarrà escluso dal diritto, si tratta di assegnare dei punteggi ulteriori al fine di individuare quanti potranno passare con i soldi disponibili.
Nel meccanismo approvato dalla RSU con l’unico parere contrario del Nursind, a beneficiare sono soprattutto il personale amministrativo e tecnico, come potete leggere dal volantino riportato in seguito.
Purtroppo in RSU contano i numeri e come già evidenziato nelle valutazioni post elezioni RSU, gli infermieri non capiscono l’importanza di andare a votare e di votare infermieri.All’assemblea RSU di giovedì 3 settembre che ha votato a favore di questi criteri per i passaggi di fascia, su 30 presenti, solo 9 erano infermieri, di cui 6 del Nursind. Quindi non ci si poteva aspettare un verdetto diverso.
 
La questione non è conclusa perchè non è ancora stato sottoscritto l’accordo. Quindi ci sono margini di manovra e l’unica possibilità di modificare l’accordo, almeno in modo equilibrato tra i tre profili sanitario/tecnico/amministrativo, è che il personale sanitario iscritto alle altre sigle sindacali minacci la disdetta delle tessere in modo da fare pressione sui vertici sindacali di CGIL, CISL, UIL, FIALS, FSI, USB e UGL.
Diamoci da fare quindi e parliamone tra i colleghi.
 
Di seguito il volantino distribuito dal Nursind in azienda in questi giorni.
 
 

NURSIND - SEGRETERIA AZIENDALE

Az. Osp. Papa Giovanni XXIII°

 

 
DOPO 9 ANNI FINALMENTE ARRIVANO I PASSAGGI DI FASCIA ORIZZONTALE:

Penalizzati il 40% dei sanitari, contro il 25% del pers. Tecnico e il 10% del pers. Amministrativo!

Ma adesso, il sindacato di categoria è la CGIL ?!

Succede anche questo nell’interesse di una categoria, quella degli amministrativi, i quali ritrovandosi con una spropositata delegazione in RSU, possono fare la differenza quando c’è da alzare la mano per decidere come tagliare la torta!

Non possiamo non rendercene conto, non possiamo far finta di niente. Con il beneplacito di tutte le altre sigle sindacali, CGIL promuove ed approva una iniqua proposta per il passaggio di fascia orizzontale che vede escludere quasi 800 sui 1967 sanitari aventi diritto, ed udite udite, “ben” 26 amministrativi esclusi su 277 aventi diritto (cfr tabella alleg.)

Bisogna essere ciechi per non gridare allo scandalo.

La proposta di CGIL approvata da TUTTE le sigle escluso il Nursind

 

Aventi diritto

Passano

Non passano

Sanitari

1967

1180

787 (40%)

Pers. tecnico

384

288

96 (25%)

Pers. amministrativo

277

250

27 (10%)

 

Il tutto viene perpetrato poi a svantaggio di una categoria, quella dei sanitari, che grazie agli infermieri e ostetriche che hanno superato i 20 anni di anzianità, rimpinguano sostanziosamente il fondo delle progressioni (ex indennità infermieristica, art.40) che altrimenti non avrebbe la capienza attuale da destinare alle nuove progressioni (1.300.000 €).

“Grazie” quindi a CGIL ed a tutte le altre sigle sindacali, CISL, UIL, FIALS, USB, FSI, UGL! “Grazie” da parte di tutti i sanitari, specialmente da parte di quegli 800 che saranno esclusi e dovranno attendere altri anni.

Nursind è stato l’unico sindacato ad opporsi ad una tale iniqua suddivisione, sentendosi anche rispondere che “ abbiamo già avuto troppo”! Viene penalizzata una categoria che è il motore trainante d’una azienda sanitaria d’eccellenza come la nostra. Vi sembra giusto?

Chiediamo agli infermieri ed ostetriche di aprire gli occhi. Se non vogliamo che succedano cose così, dobbiamo svegliarci, impegnarci, darci da fare. Perché se questo è il trattamento che le varie sigle sindacali ci riservano, dopo aver incassato i voti dei sanitari, dobbiamo ribellarci.

Chiediamo a tutto il personale sanitario, specie a chi ha votato quelle sigle sindacali alle elezioni RSU del marzo scorso e che magari sono anche iscritti e quindi pagano una quota mensile consistente (il doppio di quella del Nursind) di opporsi e chiedere spiegazioni di tale trattamento “di favore”!

Chiediamo alla nostra Amministrazione di porre l’attenzione necessaria nella valutazione di una proposta che lascerebbe escluso il 40% della categoria che rappresenta il cuore dell’azienda.

Nursind si è opposto e si opporrà, non solo perché è un sindacato di categoria, ma perchè il buon senso è stato sicuramente superato.

8 settembre 2015