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Esclusiva! Art 49: Ipasvi Pisa risponde alla Federazione Nazionale.

Continua il botta e risposta fra il Collegio IPASVI di Pisa e la Federazione Nazionale.
Oggi il Presidente, Emiliano Carlotti e il consiglio direttivo del collegio di Pisa,  rispondono  (leggi la lettera di risposta) con una serie di interrogativi alla reprimenda con tanto di minacce di provvedimenti disciplinari (leggi la lettera della federazione) che nei giorni scorsi la Presidente Mangiacavalli aveva inviato ai colleghi pisani in risposta ad una iniziativa del consiglio direttivo del collegio IPASVI di Pisa di iniziare un percorso partecipativo con i propri iscritti (leggi la lettera del collegio di Pisa) sulla riscrittura del Codice Deontologico dell'Infermiere e in particolare sulla disaplicazione dell'art. 49.


Nella lettera di Pisa si chiedono alla Presidente Mangiacavalli le motivazioni di un'imposizione così palesemente antidemocratica e risposte ad interrogativi circa il fatto che la Federazione Nazionale non abbia preso le stesse decisioni quando a varare un "proprio" codice deontologico sono stati i Dirigenti Infermieristici del Comitato Infermieri Dirigenti.

 

Queste le domande che IPASVI Pisa fa alla Presidente Mangiacavalli:


(...)

"Per quanto riguarda il democratico percorso di disapplicazione dell’articolo 49 per gli iscritti al Collegio IPASVI di Pisa siamo a chiedere:

  1. Se, come afferma, non è possibile modificare in alcuna parte, per un Collegio Provinciale, il Codice Deontologico varato dalla Federazione, com’è possibile che un gruppo di Infermieri Dirigenti (ché d’infermieri si tratta), trasversale a tutti i Collegi Provinciali, abbia potuto varare un proprio Codice Deontologico, alternativo e non surrogato, (che allego alla presente) senza il necessario passaggio dalla Federazione Nazionale e con il tacito consenso del Comitato Centrale?

  2. In quale articolo delle leggi da Lei citate, o di altre, si afferma che la titolarità della stesura e la potestà sul Codice Deontologico è in seno alle Federazione Nazionale?

  3. Quali sono le ripercussioni medico/legali che una disapplicazione di detto articolo causerebbe agli iscritti?
  4. Immaginiamo che Lei sia al corrente che alcuni ordini provinciali dei medici applicano il codice di deontologia previgente (Fnomceo 2006 anziché Fnomceo 2014). Perché questo non è possibile per IPASVI?


Le domande poste alla Presidente Mangiacavalli le facciano nostre, perchè condividiamo appieno il percorso democratico e, aggiungiamo noi, di trasparenza, posto in essere dai colleghi del Collegio IPASVI di Pisa che è lo stesso che ha visto nel 2014 NurSind protagonista per rendere più trasparente la casa della rappresentanza professionale degli infermieri.