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La malattia può diventare infortunio e viceversa?. Dalla malattia professionale all’infortunio in itinere. Cosa c’è da sapere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/06/2018 vai ai commenti

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Che caratteristica ha la malattia professionale? Da cosa differisce dall’infortunio? Può la malattia trasformarsi in infortunio?

A queste domande risponderemo di seguito, con una piccola ma utile guida, in modo che il lavoratore abbia chiari piccoli punti chiave che lo possano aiutare quando, nolente si imbatte nell’eventualità di una malattia professionale o incorra in un infortunio.

 

Cos’è la malattia professionale

La malattia professionale: essa è la patologia che si sviluppa a causa della presenza di elementi nocivi sul luogo di lavoro.

La causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo), diverso dall’infortunio che ha una causa violenta ed immediata.

La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente: il Testo Unico, infatti, parla di malattie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose. È ammesso, tuttavia, il concorso di cause extraprofessionali, purché queste non interrompano il nesso causale in quanto capaci di produrre da sole l’infermità.

Per le malattie professionali, quindi, non basta l’occasione di lavoro come per gli infortuni, cioè un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo, ma deve esistere un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia.

Il rischio può essere provocato dalla lavorazione che l’assicurato svolge, oppure dall’ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge (cosiddetto “rischio ambientale”).

Le malattie professionali si distinguono in tabellate e non tabellate.

  • Tabellate, il lavoratore è sollevato dall’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia.

  • Non tabellate, la Corte Costituzionale, con la sentenza 179/1988, ha introdotto nella legislazione italiana il cosiddetto “sistema misto” in base al quale il sistema tabellare resta in vigore, con il principio della “presunzione legale d’origine”, ma è affiancato dalla possibilità per l’assicurato di dimostrare che la malattia non tabellata di cui è portatore, pur non ricorrendo le tre condizioni previste nelle tabelle, è comunque di origine professionale.

 

Le prestazioni erogate dall'Inail in caso di malattia professionale. L’Inail indennizza i danni provocati dalle malattie professionali prevedendo prestazioni di carattere economico, sanitario e riabilitativo.

 

Cos’è l’infortunio?

L’infortunio sul lavoro è definito dalla legge come l’evento, che avviene per la c.d. causa violenta, in occasione di lavoro (quindi ricollegabile allo svolgimento dell’attività lavorativa) dal quale deriva una lesione o una malattia del corpo che rende necessaria l’astensione dal lavoro per più di tre giorni.

Per tutelare i lavoratori vittime di infortunio la Legge ha previsto (con il D.P.R. n. 1124 del 1965) una specifica assicurazione obbligatoria che consente di beneficiare di prestazioni sanitarie specifiche e di ottenere un indennizzo tanto più pesante quanto più è stato grave l’evento traumatico e quanto più gravi sono le conseguenze che sono derivate.

Presupposti perché si possa parlare di infortunio sono quindi:

 

  • un evento traumatico dal quale deriva una lesione alla salute del lavoratore o la sua morte

  • un collegamento tra questo evento e lo svolgimento dell’attività lavorativa

  • una durata dell’inabilità al lavoro di più di tre giorni

  • la c.d. causa violenta (di cui si dirà meglio nel paragrafo successivo).

 

 

Si parla infatti di occasione di lavoro per intendere che deve esistere un rapporto causa-effetto, di qualunque natura, tra l’evento lesivo e lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Al verificarsi dell’infortunio, il lavoratore ha il dovere di informare subito il datore di lavoro. A sua volta, il datore di lavoro, ricevutane notizia, deve inviare entro due giorni la relativa denuncia all’Inail. Ed infatti, è proprio l’Inail a dover valutare le modalità, vale a dire le cause e le circostanze con le quali l’incidente si è verificato, al fine di deciderne il riconoscimento e la conseguente ammissione all’indennizzo.

Qualora si tratti di infortunio mortale o che comporti pericolo di vita, la denuncia va inviata entro le 24 ore dall’evento e l’Inail avrà l’obbligo di informare il Procuratore della Repubblica. In tal caso si avvierà d’ufficio una indagine penale anche quando dall’evento siano derivate lesioni con prognosi di guarigione superiore a quaranta giorni.

 

Cos’è l’infortunio in itinere?

E’ quello nel quale incorre il lavoratore nel percorrere l’itinerario di andata e ritorno fra abitazione e luogo di lavoro (o viceversa) oppure dal luogo di lavoro a quello di consumazione dei pasti ovvero tra due posti di lavoro (se svolge la sua attività in sedi diverse).

Per aver diritto all’indennizzo, occorre che il lavoratore non abbia interrotto o deviato il tragitto se non per effettiva necessità dovuta a motivi di forza maggiore (ad esempio deviazioni presenti sulla strada a causa di lavori in corso), a esigenze essenziali e improrogabili (ad esempio recarsi al pronto soccorso per soccorrere un familiare) o all’adempimento di obblighi la cui inosservanza costituisce reato (ad esempio sottrarsi ad un controllo delle autorità).

Il recente sviluppo giurisprudenziale, allargando le maglie delle fattispecie analizzata, ha ricompreso nell'infortunio in itinere sia l'ipotesi di lesioni conseguenti ad una rapina subita dal lavoratore durante il percorso casa-lavoro, sia i casi di infortunio avvenuti durante il cammino a piedi o addirittura durante il trasporto su mezzi pubblici.

Quando l’infortunio diventa malattia?

Quando uno stato di inabilità temporanea al lavoro non è stato causato da un incidente che presenta i requisiti previsti dalla legge tali da poterlo identificare come infortunio, l’evento viene immediatamente e automaticamente trasformato in malattia comune per distinguerla da quella professionale.

 

Quando la malattia diventa infortunio?

Questa ipotesi ricorre quando la patologia che si supponeva causata dalla presenza di elementi nocivi sul luogo di lavoro in realtà è stata causata da un incidente. Non è da escludersi, infatti, che un evento violento e imprevisto possa cagionare immediatamente una malattia e che il nesso con tale evento sia scoperto solo successivamente, ad esempio a seguito di nuove scoperte scientifiche o mediche.

La valutazione è sempre rimessa all’Inail, unica istituzione competente a verificare il nesso di causalità tra l’evento e la conseguenza, come di seguito specificato.

 

 

Da La Legge per tutti